Lo Snami, per voce del suo presidente, ha voluto commentare l’operazione trasparenza che vedrà da giugno di quest’anno online i nomi dei medici e i relativi importi delle loro consulenze pubblicati sui siti delle aziende. Lo stesso per i dati sulla partecipazione ai convegni e gli emolumenti ricevuti dagli specialisti per consulenze ad eventi, oltre ai nomi di ospedali ed enti pubblici sovvenzionati per progetti di ricerca.
"Di fatto l’Italia aderisce - afferma
Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - al nuovo Codice di trasparenza voluto dalla Federazione europea industrie ed associazioni farmaceutiche che sarà applicato da giugno nei 33 paesi europei aderenti. Di questo siamo soddisfatti perché i rapporti economici tra medici e aziende deve essere chiaro e non ci devono essere zone d’ombra".
"E’ ovvio che sia importante - prosegue il presidente dello Snami - che a nomi, aziende ed importi siano aggregati delle motivazioni di tali trasferimenti di denaro che serve per lo più per la formazione medica, che è obbligatoria e che lo stato non è in grado di finanziare".
"Temo purtroppo - conclude
Angelo Testa - che, secondo un andazzo tutto Italiano, potrebbe scatenarsi un percorso di "caccia alle streghe" di una certa parte pubblica che non sa gestire e governare, nel cercare a tutti i costi di voler dimostrare che a determinate prescrizioni debbano necessariamente corrispondere rapporti con le case farmaceutiche e, viceversa, che qualsiasi collaborazione con l’industria farmaceutica debba necessariamente nascondere qualcosa di losco".
Lorenzo Proia