“Sfido il presidente Rossi ad un confronto pubblico sul tema dell’intramoenia, visto che ha dichiarato di voler andare avanti in questa battaglia quantomeno avventata. Intanto qualche utile considerazione: forse il presidente Rossi ignora che la libera professione regolata dall’intramoenia aggiunge lavoro alla sanità pubblica e il 20% circa delle visite e lo 0,8% di interventi chirurgici. Per non parlare dei 130 milioni l’anno che la libera professione porta nelle casse del sistema sanitario toscano. Per far calare le liste d’attesa, bisogna assumere chirurghi, anestesisti e infermieri, far funzionare al meglio le sale operatorie, non inaugurarle in pompa magna e poi asfissiarle con il sottoutilizzo e la malagestione. E sopperire al calo del 15% dei chirurghi in 5 anni. Peraltro Rossi per supportare la sua tesi ha utilizzato strumentalmente due storie professionali assolutamente diverse tra loro, citando, accanto a Macchiarini, Pierluigi Stefano, che ha ridato lustro e dignità alla cardiochirurgia di Firenze, che versava prima del suo arrivo in condizioni disastrose”. Lo afferma il coordinatore regionale Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri italiani) Marco Scatizzi.
22 marzo 2016
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