Quattromila visitatori , 43 convegni, 22 associazioni presenti, 167 relatori, 200 interventi. Questi i numeri della terza edizione che di
FarmacistaPiù che si appena conclusa a Firenze. Una tre giorni in cui il capoluogo toscano è diventata il centro della farmaceutica italiana. Istituzioni, professionisti ed esperi del settore si sono infatti confrontati a 360 gradi su tutti i temi di più stringente attualità che riguardano le farmacie: dal Ddl Concorrenza allo sviluppo dell’aderenza terapeutica da parte del farmacista fino all’implementazione delle farmacie nella rete di assistenza territoriale.
“Ci siamo parlati, interrogati e scambiati delle opinioni e questo è un segno di grande vitalità per la categoria”. Ha detto al termine dell’evento
Andrea Mandelli, presidente Fofi.
“Il bilancio è stato positivo sotto due aspetti. Dal punto di vista numerico i dati ci confortano e stanno crescendo e la partecipazione è aumentata rispetto alle precedenti edizioni. Ma credo che il risultato migliore sia quello della qualità. Molti infatti i relatori di altissimo profilo che sono intervenuti. Siamo riusciti a fare in modo che Firenze diventasse per tre giorni il centro della politica farmaceutica. Non è mancato nessuno, ma non è stata una passerella sterile, c’è stato invece il concreto tentativo di mettere insieme quel progetto per il futuro che la Federazione sta seguendo con successo da anni e che ha tramutato non in auspici e desideri ma in provvedimenti legislativi per costruire insieme quella politica che vede il farmacista vicino alla gente e protagonista della sanità italiana”.
Soddisfatto anche il vicepresidente
Luigi D’Ambrosio Lettieri. “Oggi possiamo dire a conclusione del Congresso che non hanno vinto i numeri, oggi ha vinto la qualità grazie ad un parterre di grande rilievo che ha dato un contributo per costruire meglio lo scenario che da qui in avanti attende la professione e più in generale la nostra sanità che attraverso la professionalità farmaceutica vuole dare un’efficienza maggiore ai servizi, vuole garantire i Lea e soprattutto vuole conseguire quel livello d’integrazione tra la sfera sanitaria e quella sociale che sarà il compimento di un modello virtuoso che noi dobbiamo rincorrere”.
Appuntamento a Milano nel 2017 per la quarta edizione.