“Abbiamo accolto con grande soddisfazione le dichiarazioni del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti a proposito del contratto di lavoro da applicare ai colleghi che esercitano come collaboratore di farmacia”, afferma il segretario della Federazione degli Ordini dei Farmacisti (Fofi) Maurizio Pace. “È uno dei dieci punti programmatici che la Federazione aveva votato all’unanimità nel Consiglio Nazionale del giugno 2009”, ricorda Pace spiegando che nella visione federale questo è un tassello fondamentale dell’azione a sostegno del ruolo professionale del farmacista che opera sul territorio, che si inserisce nell’azione a supporto dello sviluppo della farmacia come presidio del Servizio sanitario. La pronuncia del Consiglio Nazionale, sottolinea, è andata a intercettare le istanze degli iscritti: “Nell’Ordine che presiedo, quello di Agrigento, avevamo già organizzato una raccolta di firme per sensibilizzare le organizzazioni sindacali dei collaboratori alla necessità che i farmacisti uscissero dal contratto del commercio per passare a una modalità che ne valorizzasse il ruolo di professionisti sanitari. E l’esempio di Agrigento è stato seguito da molti altri Ordini provinciali”. Se nel futuro della farmacia di comunità c’è anche la remunerazione dell’atto professionale, sulla scorta di quanto sta accadendo in Europa, “è evidente – secondo il segretario della Fofi - che anche l’inquadramento dei farmacisti collaboratori dovrà conoscere un’analoga evoluzione, non soltanto in termini di inquadramento ma anche di progressione di carriera e di assunzioni di responsabilità. Come abbiamo sempre ripetuto in tutte le occasioni - conclude Pace - la Federazione è sempre pronta al confronto per costruire un consenso generale attorno allo sforzo per esaltare il ruolo del farmacista anche a maggiore tutela della salute del cittadino”.