toggle menu
QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Pillola giorno dopo. Federfarma: “Non ci risultano difficoltà da parte delle donne. Ma dispensazione va comunque assicurata”

immagine 5 febbraio - La presidente Racca commenta il sondaggio in cui si segnala l’alto tasso di contrarietà dei farmacisti a vendere la pillola senza ricetta come da disposizioni Aifa e rispedisce al mittente le 'accuse' di criticità nel servizio. E poi precisa: "Al di la’ dei propri legittimi convincimenti, dettati da motivi farmacologici o etico-religiosi, i farmacisti italiani sono tenuti a dispensare la pillola del giorno dopo, rispettando la legge dello Stato"
"Non ci risultano difficoltà nell’accesso da parte delle donne alla cosiddetta pillola del giorno dopo". E' quanto dichiara Annarosa Racca, presidente di Federfarma, commentando i risultati del sondaggio di SWG dal quale risulta che il 46% dei farmacisti intervistati non sarebbe d’accordo con la decisione dell’Agenzia del Farmaco che ha eliminato l’obbligo di ricetta per le donne maggiorenni che possono quindi acquistare liberamente il medicinale.
 
"Che non ci siano problemi - spiega - è confermato anche dai dati diffusi dall’azienda produttrice secondo cui sono state vendute 100mila confezioni dopo l’abolizione dell’obbligo di ricetta nel maggio 2015 (16mila nel 2014), pur in assenza di un aumento del ricorso alla contraccezione di emergenza, considerando tutti i farmaci disponibil".
 
“Al di la’ dei propri legittimi convincimenti, dettati da motivi farmacologici o etico-religiosi, i farmacisti italiani – conclude Annarosa Racca - sono tenuti a dispensare la pillola del giorno dopo, rispettando la legge dello Stato.”
5 febbraio 2016
© QS Edizioni - Riproduzione riservata