“Già nel mese di febbraio ho scritto una lettera al ministro dell'Economia e alle Regioni nella quale ho espresso le riserve della Fimmg – prosegue Milillo – I medici di famiglia non sono di fatto in grado di adempiere ai compiti previsti dal decreto perchè esulano completamente dalla loro sfera professionale e, a causa di alcune criticità non risolte, espongono il medico a responsabilità amministrative anche involontarie. Infine l'applicazione del decreto mette a rischio il rapporto fiduciario con l'assistito. Purtroppo ad oggi non abbiamo avuto una risposta dai destinatari. Ribadiamo che i medici di famiglia non si faranno carico di un ulteriore compito burocratico che non spetta a loro”.
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