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QS Edizioni - mercoledì 27 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Controllo su diritto all'esenzione dal ticket. Spetta ai medici o alle Asl?

immagine 25 marzo - Un’inchiesta sui danni economici al Ssn causata dai cosiddetti “furbetti del ticket” lanciata dal quotidiano la Repubblica evidenzia come Stato e Regioni stiano cercando soluzioni per rafforzare i controlli. Secondo una norma voluta dal ministro Tremonti controllare spetterà ai medici, ma l’Emilia Romagna non seguirà le indicazioni dell’Economia e affiderà il compito alle Asl. Sperimentazioni al via dal 1° Maggio.
Secondo l’indagine di Michele Bocci su Repubblica risulta essere esentato senza diritto quasi il 40% dei malati. In molti casi si autocertifica un reddito basso, ma dai controlli a campione si scoprono decine di truffe ai danni del Ssn. Per fare due conti: le Regioni erogano annualmente 13,6 miliardi e riescono a recuperarne con la tassa solo l'11,8%. Il fenomeno dei “furbetti del ticket” non è nuovo ma se in passato si chiudeva più di un occhio, in tempi di vacche magre come quelli di oggi, il Governo ha voluto dare una stretta e attraverso un Decreto Ministeriale del 11/12/2009 firmato dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti di concerto con il Ministro delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, ha stabilito che dal prossimo 1° Maggio sarà il medico (Mmg e Pediatri) ad attestare se un paziente ha diritto all’esenzione dal ticket in base al reddito. Pilastro del provvedimento dovrebbe essere il sistema della tessera sanitaria elettronica, tuttavia non ancora attiva in molte regioni. Così, se i medici sono già sul piede di guerra contro una misura che ritengono essere un nuovo balzello burocratico che va a scapito dell’assistenza, c’è chi, invece come la Regione Emilia Romagna va oltre il decreto di Tremonti e rilancia un sistema in cui a controllare il diritto all’esenzione sarà direttamente la Asl. Vediamo come. Lo spiega l’assessore alla Salute emiliano Carlo Lusenti: “Il cittadino che per motivi economici ritiene di non dover pagare il ticket si deve recare presso la Asl, Centri di prenotazione o patronati sindacali dove troverà dei moduli su cui scrivere quanto guadagna”. Sarà poi l’Azienda a controllare e a spedire a casa del cittadino un tesserino di esenzione che vale 1 anno per i disoccupati mentre non avrà scadenza per gli over 65, fermo restando eventuali variazioni di reddito. Insomma, quale modello vincerà? Le sperimentazioni partono dal 1° maggio.
25 marzo 2011
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