La chirurgia ha un volto umano. È con questo slogan che chirurghi ospedalieri e universitari e rappresentanti di Cittadinanzattiva hanno annunciato ufficialmente la nascita della Fondazione Chirurgo e Cittadino, Fc&c. Una Fondazione voluta per migliorare i rapporti tra “camici verdi” e cittadino, per ricucire quel rapporto fiduciario medico-paziente che negli ultimi anni si sta trasformando pericolosamente in un rapporto conflittuale che pone seri problemi per entrambe le parti come dimostrano la crescita del numero dei contenziosi medico legali e il consolidamento del fenomeno della medicina difensiva. Le cause? Spesso da attribure alla mancanza di un dialogo chiaro tra le parti.
Per questo saranno condotte iniziative volte a stringere e a rafforzare un’alleanza tra chirurghi e pazienti con programmi di empowerment reciproco tra chirurgo e cittadino; promozione dell’educazione sanitaria del cittadino nel campo delle malattie chirurgiche; informazione sanitaria certificata da Acoi. Si parte con la “Giornata dell’Ascolto” che si terrà il 2 aprile prossimo a Roma in piazza Risorgimento. I “camici verdi” incontreranno i cittadini per ascoltarne le esigenze, sciogliere dubbi e soprattutto per farsi conoscere. E ancora si proseguirà poi con la “Settimana dell’Ascolto”: in 263 Unità operative di chirurgia di tutta Italia, tra il 4 e il 16 aprile, saranno somministrati 10mila questionari sulla qualità e saranno distribuite brochure informative e la carta della qualità in chirurgia. I risultati verranno presentati a ottobre in un Convegno ad hoc.
“Il rapporto medico-paziente è profondamente cambiato nell'ultimo decennio – ha spiegato Vincenzo Stancanelli, presidente della Fc&c – la perdita di fiducia sembra essere in continua, quasi sempre immotivata, crescita e per sfuggire al rischio di imbattersi in un medico impreparato, i pazienti ne corrono uno ben peggiore, che è quello di affidarsi in modo acritico alla miriade di informazioni che possono essere raccolte da fonti tutt'altro che attendibili. Da questo deriva l'esigenza di ricostituire il rapporto di fiducia incrinato promuovendo la diffusione di una medicina centrata sul paziente, cioè lo sviluppo di un nuovo modello di relazione terapeutica in cui il paziente è coinvolto in modo attivo nel processo decisionale, è informato e può esprimere il proprio parere sul percorso da intraprendere”.
“La Fondazione – ha aggiunto Rodolfo Vincenti, presidente Acoi e socio fondatore – punta al miglioramento dei rapporti tra mondo della chirurgia e cittadino. E la grande novità è nell'apertura della chirurgia all'approccio dialogico, per poter ridurre lo scarto culturale e antropologico oggigiorno esistente”. In sostanza, la novità è nella disponibilità del chirurgo a rimettere in gioco il suo storico ruolo”.
“La centralità del cittadino e le sue esigenze sono considerate ancora semplici optional – ha affermato Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva e socio fondatore della Fc&c – il nostro intento è quindi quello di trovare soluzioni concrete per migliorare il rapporto tra medico e paziente, per far capire a tutti che stiamo facendo sul serio e dare un contributo che metta un freno al contenzioso medico paziente: non è possibile pensare che il loro incontro possa avvenire nelle aule di tribunale. Metteremo quindi a disposizione volontari e sedi locali del Tribunale per i diritti del malato affinché si possa diffondere lo spirito che anima la Carta della Qualità in chirurgia, scritta congiuntamente da Acoi e Cittadinanzattiva”.