Un’occasione per ripercorrere la storia, i progressi, le innovazioni che hanno accompagnato, negli ultimi 100 anni, la vita della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) attraverso il concorso fotografico ‘Ieri, oggi, domani’ iniziativa che Siot ha dedicato ai propri soci per raccogliere, in un archivio virtuale, immagini che raccontano il passato, il presente ed il futuro dell’ortopedia in Italia.
L’iniziativa ha ricevuto un riconoscimento al valore dalla Presidenza della Repubblica, con l’assegnazione di una medaglia.
Il momento di celebrazione si è svolto in occasione del 100° Congresso nazionale appena conclusosi. Il concorso ha visto un’ampia partecipazione di ortopedici che hanno inviato i propri scatti fotografici per rappresentare la professione ed i simboli della sua tradizione, come “il gesso” o i più moderni device come protesi o strumenti di nuova concezione.
“Il concorso racconta attraverso le foto dei soci la storia di una Società scientifica tra le più grandi d’Italia che si rinnova con l’intento di valorizzare e promuovere l’attenzione ai temi legati alla salute dell’apparato muscolo-scheletrico, spiega
Rodolfo Capanna, Presidente Siot. Un racconto per immagini a ripercorrere le tappe che hanno contribuito a fare di SIOT ciò che è oggi, ma anche un racconto di come era, dalla fine dell’800 all'evoluzione di tecnologie e competenze dei nostri giorni sempre alla ricerca di un miglior sistema salute per il cittadino-paziente”. I premiati del concorso “Ieri, oggi e domani” sono due giovani:
Maria Silvia Spinelli, autrice dello scatto “Turno di notte” e
Francesco Mancuso autore di “Il gesso: la stabilità nell'evoluzione ortopedica”.
“Abbiamo deciso di premiare Turno di notte in quanto rappresenta uno dei momenti tipici della vita di un medico, la guardia di notte, soli con se stessi e con i propri pensieri, ansie, preoccupazioni. La fotografia ha un valore aggiunto nel trarre ispirazione dall’ospedale dove lavora l’autrice, il Fatebenefratelli, sulla splendida Isola Tiberina, dove fu costruito il tempio di Esculapio nel 293 a.C., precisa
Andrea Piccioli, Segretario della Siot. In esso si trovano le basi della medicina moderna, punto di incontro tra passato, presente e futuro. La foto di Mancuso invece è stata scelta poiché l'autore ha fotografato uno degli elementi più noti e popolari della professione ortopedica, che ne incarna il passato e la tradizione, interpretandolo fotograficamente in modo originale, quasi alla stregua di una natura morta”.
“Crediamo che alcune di queste immagini raccontino con efficacia l’ortopedia e la storia del nostro Paese e dei suoi cambiamenti, continua Piccioli. Nella nostra disciplina l’innovazione è continua e si propone di migliorare sempre di più la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. L’ortopedia ha avuto una profonda evoluzione negli ultimi anni: le protesi sono sempre più innovative e adeguate all’apparato muscolo-scheletrico, i supporti tecnici sono modernissimi e le tecniche chirurgiche sempre più all’avanguardia. L’imaging, ben rappresentato da questa iniziativa, è sempre più importante per il medico di oggi, per una corretta diagnosi e per un intervento tempestivo”.
La giuria del premio era composta dal Presidente SIOT,
Rodolfo Capanna;
Luigi Romanini, coordinatore Archivio storico della SIOT;
Giuseppe Sessa, vice Presidente SIOT;
Francesco Cianciotta, fotografo, sociologo, conduttore televisivo;
Glenda Cinquegrana, gallerista, curatrice e art consultant. Promotore del premio è SIOT, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia. I due vincitori sono stati premiati con la partecipazione al prestigioso convegno internazionale dell’American Academy of Orthopedic Surgeons (AAOS). L'iniziativa è resa possibile dal contributo non condizionato di IBSA Italia.