L’Anaao Assomed valuta positivamente l’
intesa sulla conciliazione dei tempi di lavoro e cura familiare raggiunta tra il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi e le confederazioni sindacali, augurandosi che all’accordo facciano seguito reali provvedimenti a favore delle lavoratrici madri ed auspicando che esso non escluda il settore pubblico.
“In Sanità – afferma il sindacato in una nota - è evidente un conflitto, latente o manifesto, tra sistema dei diritti ed organizzazione del lavoro, favorito da politiche governative, ed aziendali, che negano di fatto il part-time e la sostituzione delle gravidanze al di là delle enunciazioni di principio sulla flessibilità e sul valore sociale della maternità”.
L’auspicio dell’Anaao è quindi di “non trovarci di fronte all’ennesima mera iniziativa di facciata, indirizzata a recuperare consensi dopo continui e reiterati tentativi da parte del Governo di ridimensionare il ruolo dei lavoratori e delle istituzioni che li rappresentano e di negare le differenze di genere”. Piuttosto si spera in un’estensione dell’intesa al Ssn. “Per i medici tale intesa, se e quando estesa al SSN, può rappresentare uno strumento utile a contrastare l’attuale fuga in quiescenza e la carenza che si evidenzierà nei prossimi anni considerando anche – conclude l’Anaao - la crescente femminilizzazione della professione cui occorre rispondere con modifiche organizzative che garantiscano maggiore flessibilità nella gestione del tempo di lavoro senza perdere diritti acquisiti”.