“Siamo veramente rimasti allibiti dal comportamento tenuto dall’organizzazione sindacale Sivemp durante la trattativa per il rinnovo dell’Accordo collettivo nazionale della specialistica ambulatoriale. Un atteggiamento contro la professione veterinaria e contro la sanità pubblica”. Questa la denuncia del coordinatore nazionale dei veterinari del Sumai-Assoprof,
Tiziana Felice.
“Durante le trattative per il rinnovo dell’Acn della specialistica ambulatoriale – spiega la coordinatrice dei veterinari del Sumai-Assoprof – abbiamo lavorato per la modifica della parte di convenzione che riguarda i veterinari convenzionati con il Ssn. Il nostro obiettivo era quello di facilitare le funzioni di controllo e ispezione dei veterinari specialisti per le attività istituzionali comprese quelle relative alla polizia giudiziaria così come previsto dalle Leggi dello Stato e dai Regolamenti comunitari. Un compito di controllo e di vigilanza sulla salubrità degli alimenti a tutela della salute del cittadino che i veterinari dirigenti, evidentemente vogliono vedere riconosciuto solo ai veterinari in rapporto di dipendenza con il Ssn e a nessun altro, ancorché in possesso dello stesso titolo di laurea e dello stesso titolo di specializzazione”.
“Insomma – precisa Felice – nonostante le medesime competenze la Sivemp continua a voler considerare il veterinario convenzionato “un prestatore d'opera” non già per il SSN ma al servizio del veterinario dirigente. Ebbene, in questo senso la nostra proposta, che voglio precisare è a costo zero per le casse dello Stato e che, a parità di qualità professionale va nell’unica direzione di garantire la salute del cittadino e di avvantaggiare e valorizzare il sistema pubblico, anche se sembrava ci fossero i presupposti per essere condivisa dalla parte pubblica, all’ultimo momento con ‘interventi’ in sede SISAC e non solo, il Sivemp (che voglio precisare siede al tavolo di contrattazione nella Federazione Fespa) ha bloccato tutto”.
“Non capiamo veramente la ratio di questa ennesima opposizione – conclude l’esponente Sumai-Assoprof – e si è reso evidente, a questo punto, che la Sivemp non intende affatto tutelare i veterinari convenzionati ma seguire soltanto i suoi particolari interessi di bottega in barba ai proclami che parlano di sviluppo e valorizzazione della professione e soprattutto in barba a quei colleghi che l’hanno scelta per vedersi rappresentati. Con questo ‘autogol’ alla categoria prendiamo atto che per la Sivemp il conflitto nel rappresentare il convenzionato ed il dirigente è tale da non poter essere rappresentati entrambi da un unico Sindacato”.