“In ottemperanza alla raccomandazione emersa nel corso dell’ultimo Consiglio Nazionale, il Consiglio di amministrazione dell’Enpaf, riunitosi in data odierna, ha istituito due Commissioni di studio per la possibile riforma dell’assetto previdenziale e assistenziale della Categoria”. A darne notizia è una nota dell’Enpaf. Per conoscere i dettagli delle due commissioni, a partire dal numero e dai nomi dei componenti, bisognerà però aspettare la prossima settimana, quando è cioè previsto il loro insediamento. Lo ha spiegato al nostro giornale il
presidente dell’Enpaf, Emilio Croce, anticipando comunque che le due commissioni saranno composte da “rappresentanti del Consiglio Nazionale dell’Ente, dunque da presidenti di Ordine, scelti in base alla rappresentanza geografica e alla categoria, come i titolari di farmacia, i non titolari e titolari di farmacia rurale”.
Non solo. Offrirà il proprio contributo ai lavori
Alberto Brambilla, già Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche e uno dei massimi esperti della materia previdenziale. “L’autorevolezza dei componenti la Commissione, unita al supporto tecnico operativo di esperti del settore, è la migliore garanzia per individuare soluzioni adeguate alle richieste della professione, compatibili con l’equilibrio della gestione previdenziale”, spiega il presidente dell’Enpaf, sottolineando l’importanza di altre due decisioni prese oggi dal Consiglio di Amministrazione.
Il primo riguarda l’approvazione del
contributo una tantum per farmacisti liberi professionisti e figure assimilate (tra cui i titolari di borse di studio) e i titolari, soci e associati agli utili di esercizi autorizzati alla vendita dei farmaci da banco. Il secondo riguarda la decisione di approvare, nel prossimo mese di settembre, anche il contributo una tantum in favore dei farmacisti rurali a basso reddito. Per la realizzazione di entrambe le iniziative, l’importo stanziato ammonta ad 1,5 milioni di euro.