La
firma definitiva alla terza circolare Brunetta arrivata ieri dopo una settimana di attesa ha incassato il placet dei camici bianchi. Anaao Assomed, Cimo Asmd e Fimmg hanno infatti accolto con soddisfazione i chiarimenti sul sistema di certificazione on line. Una vittoria quindi per le sigle che hanno visto riconosciute le indicazioni presentate in modo unitario dai medici.
È soddisfatto
Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), che ha ringraziato Brunetta per aver accolto le indicazioni presentate in modo unitario dai sindacati medici e il ministro Ferruccio Fazio per “l’attenzione riservata al problema e l’azione stabilizzante assicurata anche nei momenti di massima tensione”. “Il provvedimento – ha affermato Milillo – affronta nello specifico il tema della responsabilità dei medici in caso di violazione della normativa e risolve il problema delle sanzioni che saranno applicate solo quando c’è dolo e colpa grave del medico e all’interno dei normali procedimenti disciplinari previsti dai contratti e dalle convenzioni”. E ancora. “Eventuali risoluzioni del rapporto di lavoro – ha aggiunto – riguarderanno esclusivamente situazioni di ripetuti sanzionamenti per lo stesso motivo. L’uso del call center non sarà obbligatorio quando i tempi saranno incompatibili con il dovere primario del medico di assolvere agli obblighi assistenziali e si potrà utilizzare cartaceo. Al cartaceo si potrà ricorrere anche in caso di blocchi del sistema centrale o di quello del medico”.
Per Milillo, la circolare rappresenta perciò “un importante strumento per superare le criticità contingenti e restituire ai medici un minimo di serenità nell’introduzione di questa importante innovazione”. “Ci auguriamo – ha concluso – che gli orientamenti concordati con il ministero della Funzione pubblica possano trovare definitivo consolidamento con la modifica legislativa che ne recepirà i contenuti. Ci riferiamo all’iter parlamentare del decreto legge sulla semplificazione e in particolare all’emendamento Battaglia, sostenuto dalla maggioranza”.
“La circolare – ha affermato
Costantino Troise, Segretario nazionale dell’Anaao Assomed – è frutto di un lavoro tecnico che le Organizzazioni sindacali hanno accettato di condividere con il Ministro della Innovazione, ma anche con il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, dopo che la richiesta preliminare di modificare la legge 150/2009, soprattutto per quanto riguarda le inique sanzioni nei confronti dei medici, non ha superato l’obiezione dei tempi tecnici necessari, stante anche il quadro di incertezza politico-istituzionale".
Di fatto. l’impianto sanzionatorio viene allineato allo stato di funzionamento del sistema, le cui criticità sono segnalate dai tavoli tecnici. Inoltre si riconosce alle Regioni la possibilità di individuare modalità organizzative delle procedure certificatorie atte a preservare le strutture sanitarie da un utilizzo inappropriato o da interferenze negative con le attività clinico-assistenziali. Troise è inoltre soddisfatto per l’accoglimento della richiesta sui Pronto soccorso: si rinvia infatti alle singole aziende l’organizzazione delle procedure in virtù della estrema criticità della situazione attuale. “Ora – conclude Troise – sgombrato il campo da minacce, tanto pesanti quanto inapplicabili, riconosciuta la necessità di una gradualità di tempi applicativi e disponibilità di supporti amministrativi e informatici, è possibile continuare a perseguire le modifiche legislative necessarie a consentire ai medici di dedicarsi con serenità alla tutela della salute dei cittadini”.
Per il
segretario nazionale FpCgil, Massimo Cozza, la terza circolare è il riconoscimento del fatto che se il sistema non funziona la colpa non è dei medici, che potranno dunque essere sanzionati solo se si rifiutano di trasmettere on line. “Persistono però – ha spiegato Cozza - importanti criticità sul pronto soccorso e la mancata copertura finanziaria. La questione del pronto soccorso viene affrontata in modo superficiale, mentre per noi il medico non può avere nessun aggravio di lavoro in una situazione già altamente disagiata per chi vi opera e per gli stessi cittadini”.
“Non è poi definito nella Circolare – ha proseguito - a chi spetta l’onere di mettere a disposizione gli strumenti tecnici e le apparecchiature necessarie alla certificazione in ogni struttura e presidio pubblico. Anche le Circolari, come le leggi, necessitano della copertura finanziaria. Il Governo non si può sottrarre dalla responsabilità di finanziare il sistema, altrimenti si rischia il naufragio viste le condizioni finanziarie delle Regioni”.
Per il
Presidente nazionale della Cimo-Asmd, Riccardo Cassi: “È stato riconosciuto lo spirito collaborativo della categoria per affrontare un problema urgente e il ministro si è impegnato a risolvere i problemi tecnici che tuttora permangono. Il confronto e l’unione delle sigle sindacali ha consentito di arrivare ad una soluzione che soddisfi buona parte delle richieste dei medici".
La vicenda però non è conclusa, ha ribadito Cassi “occorrerà un monitoraggio attento sul territorio da parte del sindacato per verificare che non vi siano fughe in avanti prima che il sistema sia veramente a regime”.
Il
segretario generale del Sumai-Assoprof, Roberto Lala, ha voluto invece innanzitutto asottolineare “la disponibilità del Ministro Brunetta nell’accogliere le indicazioni fornite unitariamente dai sindacati medici”, e ringraziare anche “il ministro della Salute Ferruccio Fazio per il suo impegno affinché si risolvesse la questione”. Nella terza circolare - ha spiegato Lala - "si è ben specificato che il tema della sanzione si avrà solo quando vi sarà un elemento oggettivo d’inosservanza dell’obbligo di certificazione, e in ogni caso sempre all’interno dei procedimenti disciplinari previsti da contratti e convenzioni. I medici, insomma, non saranno sanzionati per malfunzionamenti e guasti del sistema".
Unico sindacato fuori dal coro dei ringraziamenti è stato lo
Snami. Il suo
presidente, Angelo Testa, si è detto “allibito dei consesi”, ma “non sorpreso”. “Non si è semplificato il sistema – ha detto - si lascia che il medico paghi di tasca propria l’adeguamento del software di ambulatorio, si continua a dover stampare una copia cartacea, non c’è la fornitura delle linee e adsl da parte delle Regioni come previsto dalle norme. Per cosa si dovrebbe ringraziare?”.