“Silenzio assordane e calma piatta. E intanto anche ieri il sistema di trasmissione dei certificati di malattia online si è bloccato nella mattinata per un’ora e mezza in tutta Italia". Così
il presidente dello Snami, Angelo Testa, ha descritto l’attuale situazione del sistema di certificazione online. “Eravamo in attesa di un’ulteriore circolare che potesse migliorare, se mai fosse possibile, il percorso dei certificati on line di malattia. Non è arrivato nulla”, osserva Testa in riferimento alle circolare che
Brunetta aveva annunciato per venerdì scorso, 18 febbraio.
Illustrando l'attuale situazione, Testa ha spiegato che molte strutture ospedaliere si rifiutano ormai di fare certificati di malattia, anche cartacei, rimandando al medico di famiglia i pazienti: “Un fenomeno già presente da prima, ma che si è ulteriormente acuito dopo le recenti prese di posizione da parte del ministro Brunetta”.
Il sindacato, sottolineando la "sordità" del ministro alle loro proposte di semplificazione che non comporterebbero spese aggiuntive, si è detto preoccupato dal fatto che “se attualmente per qualche certificato al giorno si nuota nel pantano, con le prossime ricette on line, dalle 50 in su al giorno, la giornata del medico di famiglia dovrà essere di 48 ore? Per avere un software di adeguamento – ha aggiunto - quanto dovremo spendere in più di tasca nostra? Per lo stesso gioco delle proporzioni sicuramente molto di più di adesso rispetto ai certificati”.
Lo Snami ha infine annunciato che si riunirà in assemblea nazionale con i membri del comitato centrale e presidenti Regionali e provinciali il prossimo 27 febbraio a Roma, per confrontarsi con i propri quadri e coordinare le prossime azioni di lotta “in difesa di una professione che la politica, e qualche parte sindacale, stanno di fatto ancor di più burocratizzando”.