In seguito alla Conferenza Stampa per la presentazione del portale Farma Lavoro, rappresentanti di Farmaciaunite hanno incontrato il presidente della Fofi,
Andrea Mandelli, occasione questa per affrontare il discorso sulle problematiche occupazionali dei farmacisti, a cui spesso è precluso l’ingresso nel mondo del lavoro a causa delle ingenti spese che devono essere affrontate, tra cui quelle per la copertura della previdenza obbligatoria dell’ Enpaf. La proposta della Fofi di concedere l'esonero a chi ha già un'altra copertura previdenziale obbligatoria e di escludere dal contributo obbligatorio chi è fuori dal mondo del lavoro, nonché una “ridiscussione” sui termini strutturali dell’Ente previdenziale, sono "soluzioni la cui perseguibilità e praticabilità, peraltro, non rientrano nella facoltà dell’ Enpaf, ma del legislatore, e non si presentano, dunque, di agevole raggiungimento".
Tuttavia, è una direzione verso la quale – ad avviso di Farmacieunite - è assolutamente necessario provare ad andare, nella convinzione che il sistema non possa ripartire se non si investe sulle persone. “Credo - afferma il presidente di Farmacieunite
Franco Gariboldi Muschietti - che in un momento di perdurante difficoltà economica vada aiutato chi versa in condizioni difficili. Si esce dalla crisi mettendo in moto dei meccanismi che incoraggino la ripresa del lavoro piuttosto che bloccarlo”.
Non è, ovviamente e come anticipato, una questione semplice, dal momento che le soluzioni prospettate sono di diretta competenza parlamentare. “Ma se non cominciamo a porre la questione là dove va posta – spiega Muschietti - non andremo da nessuna parte”. Farmacieunite, però, punta il dito anche contro la problematica derivante da contratti di lavoro irregolari e senza tutele previdenziali, fenomeno che Muschietti considera come “una piaga da affrontare a livello legislativo, attraverso sanzioni esemplari che condannino chi svilisce la nostra professione”.
Farmacieunite auspica, pertanto, che possa essere al più presto essere convocato un tavolo congiunto per discutere in merito alla possibilità di far fronte alla crisi e a tutte le dinamiche da esse scaturite.