La FIMP, principale organizzazione sindacale della pediatria di famiglia italiana, ha proclamato lo sciopero della categoria per il prossimo 19 maggio.
“La decisione – si legge in una nota - , contenuta in una Mozione approvata al termine del Consiglio Nazionale, è scaturita a seguito dell’esito delle trattative per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale e per la situazione di criticità successiva al confronto con la parte pubblica dopo il mancato recepimento dell’Accordo politico che era stato firmato il 4 marzo scorso con il Presidente del Comitato di Settore Sanità delle Regioni, Claudio Montaldo”.
“FIMP – prosegue il comunicato - prende atto del mancato accoglimento di tali istanze nell’Atto di Indirizzo approvato dai Presidenti delle Regioni che non recepisce le specificità dell’attività del Pediatra di Famiglia, compromette la continuità del rapporto fiduciario contestualizzandolo in un nuovo modello organizzativo che sacrifica gli aspetti relazionali con le famiglie e la capillarità dell’attuale assistenza pediatrica, e mette a rischio il rapporto libero professionale in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale".
I pediatri ribadiscono anche “che l’intento dell’azione di protesta attivata con la proclamazione dello sciopero è quello di difendere il livello di assistenza fin qui erogato dalla Pediatria di Famiglia con una attività professionale di iniziativa costruita negli anni e finalizzata alla cura e soprattutto alla prevenzione come sancito dalla Carta Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Nel proclamare il loro sciopero, i pediatri della FIMP annuncino anche che saranno individuate ulteriori iniziative al fine di sensibilizzare le famiglie sull’importanza e sulla necessità di difendere il diritto alla salute dei loro figli”.