"Purtroppo non è arrivato nessun segnale positivo durante l'incontro in Sisac per la ripresa della trattativa sul rinnovo dell'Accordo Collettivo Nazionale" E' quanto dichiara
Giampietro Chiamenti, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri dopo il confronto con la parte pubblica per il nuovo contratto della Pediatria. Secondo la FIMP è emersa chiaramente una "resistenza a recepire i contenuti espressi nell'Accordo politico siglato il 4 marzo scorso e ripreso solo in minima parte dalla nuova proposta di Atto di Indirizzo uscita dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni".
"Data l'attuale situazione - sottolinea Chiamenti - vengono meno le garanzie che l'Accordo firmato con Claudio Montaldo il 4 marzo e condiviso anche con il Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo avrebbe permesso di avere anche per la Pediatria di Famiglia. La FIMP difende con forza la proposta di integrazione all'Atto di Indirizzo presentata al Comitato di Settore delle Regioni e intende salvaguardare l'assistenza garantita in questi anni dalla Pediatria di Famiglia ai bambini italiani, la sua capillarità e l'organizzazione presente sul territorio".
Per la prossima settimana FIMP ha convocato il suo Consiglio Nazionale che prevede all'ordine del giorno la valutazione di un eventuale sciopero della categoria e le relative modalità attuative. "Prima della approvazione definitiva dell'Atto di indirizzo c'e tuttavia - conclude Chiamenti - il margine per l'intervento della politica che, richiamando il rispetto dell'Accordo siglato il 4 marzo, riapra in modo costruttivo le trattative per il rinnovo della Convenzione".