Anche quest’anno, come ogni anno, l’ANTeL- Associazione Italiana Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, rappresentativa della professione del TSLB, ha celebrato il Biomedical Laboratory Science day a Firenze nella cornice della Sala Michelangelo dell’Hotel Albani. Questo che ormai è un appuntamento annuale della medicina di laboratorio, costituisce un momento di confronto tra diverse discipline e professioni attori e protagonisti del mondo del laboratorio biomedico del Ssn.
Tema del Biomedical laboratory Science day, valido per il 2015 e per il 2016 è “patient safety first”. In Italia quest’anno, anche a seguito degli eventi collegati alla diffusione del virus Ebola, il tema è stato reinterpretato come “biosafety first”, a significare che non si tratta solo di un tema strettamente legato alla sicurezza degli operatori del settore, ma ad un problema di salute pubblica e quindi di rilevante impatto sia per i cittadini che per gli operatori del settore.
“Negli ultimi tempi la globalizzazione e i recenti cambiamenti climatici hanno comportato la diffusione di patogeni fino a poco tempo fa localizzati in aree geografiche specifiche, innescando quindi nuove emergenze – ha sottolineato il ministro
Lorenzin in un messaggio – che rappresentano ormai una questione di salute pubblica, che coinvolge sia le strutture sanitarie che i cittadini. I rischi di infezione correlati a tali patogeni spesso, infatti, non sono noti e molte strutture sanitarie si trovano a fronteggiare situazioni complicate senza esserne adeguatamente preparate. Fortunatamente l’evoluzione tecnologica ha reso possibile una diminuzione dei tempi di risposta e un miglior controllo della qualità dei metodi e dei risultati ottenuti nella diagnosi di laboratorio. La microbiologia svolge infatti un ruolo fondamentale al riguardo e ogni passo in avanti fatto in tal senso costituisce una grande conquista”.
Sottotitolo e oggetto di studio della giornata è stato lo “studio dei microrganismi ad alta diffusibilità”. Numerosi esperti del settore e di grande livello nazionale e internazionale sono intervenuti. La giornata era suddivisa in quattro moduli: il primo dedicato all’inquadramento clinico ed epidemiologico della diffusibilità dei microorganismi e delle conseguenze e criticità nella cura e nella diagnosi di malattie spesso misconosciute semplicemente perché originate da microrganismi non noti nel mondo occidentale.
Il secondo modulo era invece dedicato alla risposta che il Ssn è stato ed è in grado di dare di fronte all’emergenza sanitaria che colpisce i nostri territori; il terzo modulo è stato invece dedicato alla complessità della gestione delle risorse umane dedicate alle attività nelle quali il rischio di contagio e di infezione è particolarmente elevato. Il quarto modulo ha invece trattato un aspetto che riguarda le attività dei laboratori biomedici mobili, che operano in condizioni particolarmente disagiate, in territori spesso colpiti in modo devastante dalla diffusone di questi microrganismi.