ll Tar Lazio deve rivedere la sua ordinanza cautelare con la quale non aveva accolto un primo ricorso singolo “pilota” presentato nell'ambito del maxiricorso per le irregolarità del concorso delle Scuole di Specializzazione mediche, promosso dalla Fp Cgil Medici e patrocinato dagli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia. E' questo il contenuto dell’ordinanza 1440/2015 della VI Sezione del Consiglio di Stato che accoglie l'appello contro la mancata sospensiva da parte del Tar Lazio, “ai soli fini di una rapida fissazione nel merito del ricorso di primo grado”.
Una decisione che arriva dopo la precedente istanza di sospensiva dello stesso Consiglio di Stato con la quale 300 ricorrenti erano stati ammessi in soprannumero. “Abbiamo impugnato un provvedimento del Tar del Lazio – ha sottolineato
Michele Bonetti - che era arrivato in seguito a un ricorso pilota, riferito a un caso singolo. Anche perché, nonostante il provvedimento dei 300, il Tar continua a rigettare queste fattispecie. Evidentemente hanno ormai la loro linea e giurisprudenza, ma bisogna far di tutto per far cambiare loro orientamento. Il Consiglio di Stato ha infatti sancito che il Tar ha sbagliato e ha fornito indicazioni affinché venga riformulato il provvedimento”.
“Si tratta di un ulteriore passo in avanti - ha commentato
Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici - per il diritto alla formazione dei giovani medici con un sistema trasparente ed inclusivo”.