“Deve ritenersi che l’obbligo di assicurazione per gli esercenti le professioni sanitarie non possa ritenersi operante fino a quando non sarà avvenuta la pubblicazione ed esaurita la vacatio legis del D.P.R. previsto” dalla Legge Balduzzi, che “disciplinerà le procedure e i requisiti minimi ed uniformi per l'idoneità dei contratti assicurativi. Conseguentemente, sino ad allora, non potrà essere considerata quale illecito disciplinare la mancata stipula di una polizza assicurativa, da parte degli esercenti le professioni sanitarie”. Questo è ciò che riporta il parere del Consiglio di Stato in risposta ad un quesito formulato dal Ministero della Salute anche su sollecitazione dell’Ordine dei medici che aveva inviato una
lettera a Lorenzin sul tema.
“Esprimiamo la nostra più viva soddisfazione – ha affermato il segretario generale della Fnomceo,
Luigi Conte, che ha la Delega del Comitato Centrale per la materia delle Assicurazioni - per il Parere del Consiglio di Stato, che ha dichiarato non operante - sino a che non sarà emanato il Dpr che disciplinerà le procedure e i requisiti minimi dei contratti - l'obbligo di assicurazione per i professionisti della Sanità e ha confermato che, nelle more, non potrà essere considerata illecito disciplinare la mancata stipula di una polizza”.
Da notare come il il Dpr sia già stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni che aveva espresso un parere favorevole lo scorso 14 dicembre. Ma da quel momento il regolamento si è di fatto bloccato a Palazzo Chigi. I
ginecologi dell'Aogoi hanno diffidato già il Governo lo scorso mese.