"Il progetto Mimosa si rivolge a tutte quelle persone che subiscono spesso violenza di vario tipo, quindi non solo fisiche, ma anche odiose pressioni e vessazioni di natura psicologica, sessuale e sempre più spesso economiche. Negli ultimi tempi proprio nelle nostre strutture abbiamo potuto osservare come i disagi manifestati dalle donne assumessero connotati più eterogenei rispetto al passato. A quante di noi che viviamo al banco ormai da anni è capitato che si avvicinino donne che hanno bisogno non più solo del farmaco, ma spesso anche di una parola di conforto, di un consiglio, di un parere di una persona che in quel momento è investita della sua massima fiducia". Così l'Associazione Farmaciste In..sieme, ideatrice dell'iniziativa, spiega l'obiettivo di questo progetto nato dalla volontà di dare un volto diverso alla figura dei farmacisti, "considerati spesso una casta chiusa nel proprio guscio e presa dai propri interessi e non invece una categoria di professionisti seri e qualificati sempre vicini ai bisogni della popolazione".
"Le farmacie sono coinvolte nel ruolo di informazione qualificata al quale rivolgersi in prima istanza per ricevere risposte concrete ai problemi manifestati. Abbiamo infatti scritto su una brochure, che abbiamo messo in un angolo appartato della farmacia affinché la persona interessata mantenesse già dal primo momento il proprio anonimato, un vademecum per tutte le donne che sono coinvolte in prima persona in un problema così tanto grave, ma estremamente comune. E' dunque il farmacista, nella farmacia, a suggerire il percorso più idoneo sul quale incamminarsi per ricevere l'aiuto necessario e più concretamente dando numeri e contatti telefonici a cui le donne possono rivolgersi per essere aiutate conservando sempre il totale anonimato che è una cosa fondamentale per la loro tutela. La Farmacia - conclude l'Associazione Farmaciste In..sieme - è un luogo dove si entra senza chiedere permesso, dove non si bussa alla porta e dove per essere ricevuti non si deve prendere appuntamento. E allora data anche la capillarità del territorio, quale miglior posto dove fare informazione e dove porgere una mano a chi ne ha bisogno?".