“C'è profonda preoccupazione per l'avvio delle sanzioni sulle certificazioni online previsto per il 31 gennaio. Le sedi di guardia medica in Italia non sono pronte per questo passaggio perchè non sono state fornite degli idonei supporti informatici”. È questa la denuncia di Silvestro Scotti, segretario nazionale del settore continuità assistenziale (ex guardia medica) della Fimmg.
"L'analisi nazionale dimostra un'assenza assoluta o quasi di investimenti per l'informatizzazione delle sedi di guardia medica – sottolinea Scotti – per questo i medici di guardia medica possono esclusivamente ricorrere al call center o alla certificazione cartacea. Ma i call center, nelle ore e nei giorni di competenza della continuità assistenziale, mostrano tutto il loro limite determinando continuamente blocchi e ritardi”.
Scotti si unisce dunque alle molte richieste già formulate nei giorni scorsi dai sindacati e dalle associazioni dei medici, chiedendo che venga prorogata la fase di messa a regime del sistema “almeno fino a quando lo stesso non presenterà livelli di garanzia tali da mantenere, per i medici in servizio, l'assenza di rischi medico legali e un servizio idoneo ai cittadini”.