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QS Edizioni - domenica 30 giugno 2024

Lavoro e Professioni

Blocco contratti PA. Grasselli “Ancora un anno di blocco: #sbloccaitalia o #bloccastipendi?”

immagine 5 settembre - Il presidente della Federazione Veterinari e Medici (FVM), Aldo Grasselli critica la decisione del governo di bloccare gli stipendi dei dipendenti pubblici. Per il Fvm “i problemi del paese non si risolvono così, ma con un piano industriale e non con gli spot, se il governo ne è capace. Altrimenti la dirigenza pubblica, e il paese, ne trarranno le ovvie conclusioni”. 
“Ancora una volta – afferma il presidente della Federazione Veterinari e Medici (Fvm), Aldo Grasselli, il governo fa cassa attraverso il bancomat dei dipendenti pubblici, cui ancora per un anno viene imposto un blocco stipendiale motivato dalla crisi e dalla scarsità di risorse a disposizione”.
 
“Disposizione – prosegue la nota della Federazione – in evidente contrasto con le dichiarazioni del presidente Renzi che da un lato promette di rendere strutturali gli 80 euro per alcuni (ipotesi in ogni caso meritoria ma non risolutiva), estendendo se possibile la platea degli aventi diritto, dall’altro mantiene ferma la progressione economica, giuridica e meritocratica di tutti i dipendenti pubblici.
 
“Una operazione di “restiling” in piena regola, già vista e sentita in un celebre film di Luchino Visconti, “Il gattopardo”: cambiare tutto per non cambiare nulla.
Con questa logica si creano degli automatismi di progressione economica selettivi dal basso, di fatto un vero e proprio rinnovo contrattuale, con la stessa logica si cambia nome ai precari della scuola, cui viene promesso di risolvere definitivamente il problema del precariato.
 
“A quegli stessi precari – aggiunge Grasselli – si prospettano regole nuove, finalmente basate sul merito, dimenticando come tra i contratti pubblici quello della sanità, in cui le progressioni economiche e di carriera sono da anni legate a criteri meritocratici ed a meccanismi di valutazione, siano spesso se non regolarmente disattese, al punto di non attivare nemmeno i concorsi per la nomina dei dirigenti di struttura complessa, trovando più comodo, meno conflittuale e forse anche meno oneroso il meccanismo della sostituzione interna.
 
“Non si parla (forse perché altre sono le strategie da perseguire) dei precari in sanità, che attendono da anni delle procedure di stabilizzazione che prendano atto di un fabbisogno reso evidente sia dal numero dei precari sia dall’ allungarsi del fenomeno delle liste di attesa.
Presidente Renzi: il rilancio dell’ economia passa anche attraverso scelte radicali e straordinarie come recuperare i 120 miliardi di evasione fiscale, i 60 miliardi di ruberie nella pubblica amministrazione e i 170 miliardi dell’economia criminale certificati #annodopoanno dalla Corte dei Conti.
5 settembre 2014
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