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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Lazio. Smi: "No all'apertura degli studi medici H12 e 7 giorni su 7"

immagine 24 luglio - Il segretario dello Smi-Lazio, Paolo Marotta, smentisce la notizia trapelata a seguito dell'intesa sulla Medicina Generale siglata tra Regione e sigle sindacali di categoria. "Non è previsto, nel modo più assoluto, quanto riportato da alcuni organi di stampa, sarebbe un inammisibile ritorno al passato".
"Il Protocollo d’intesa sulla Medicina Generale Territoriale e di Iniziativa, siglato lo scorso 23 luglio tra la regione Lazio e le sigle sindacali di categoria non prevede, nel modo più assoluto, l’apertura degli studi medici H12 e 7 giorni su 7 come riportato, invece, da alcuni organi di stampa". Lo ha affermato con forza Paolo Marotta, segretario Smi-Lazio.
 
"E’ inammissibile che, nonostante la nota presentata dallo Smi-Lazio e recepita dalla Regione, in cui è stato ribadito come le Cure Primarie rappresentino l’integrazione funzionale fra tutti i medici di medicina generale, si pensi di impostare ancora l’organizzazione territoriale su un modello di Sanità anni ’60; in cui si puntava tutto sulla figura del medico condotto", ha proseguito Marotta.
 
"L’obiettivo delle cure primarie (ovvero di tutta la Medicina Generale) - ha precisato il segretario Smi-Lazio - deve essere quello di migliorare l’integrazione fra i vari professionisti, soprattutto attraverso il collegamento informatico sul quale la regione Lazio, in questi ultimi quindici anni, ha investito un ingente numero di risorse senza, di fatto, apportare significativi cambiamenti".

Quindi, Marotta conclude: "Il Protocollo in questione deve, pertanto, rappresentare una svolta innovativa e non un ritorno al passato. Lo Smi Lazio è disponibile a collaborare con tutti gli attori del sistema, ma in previsione di un futuro efficace ed efficiente; non certo puntando ad una involuzione della sanità".
24 luglio 2014
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