“È stata mancata l’occasione per rendere le giovani generazioni parte attiva delle Politiche Previdenziali”. È questo il laconico commento dell’Associazione Italiana Giovani Medici (Sigm) sulla riforma dello Statuto della Fondazione Enpam. Per il Sigm si tratta, infatti, di “illusorie le modifiche volte all’equilibrio di genere, né guardiamo con fiducia all’ipotesi di porre rimedio a tali criticità in seno al regolamento che disciplinerà le procedure elettorali o all’atto della composizione delle liste. In ogni caso, quanto sarà contenuto nel regolamento elettorale rappresenterà una cartina di tornasole sulle reali intenzioni degli ispiratori della riforma”.
I Giovani Medici ricordano di avere chiesto “in passato e in più occasioni” l’adozione del “suffragio universale per l’elezione degli organi di governo della Fondazione, al pari di quanto avviene per le Casse Previdenziali Private di altre professioni, ritenendo che tale iniziativa potesse favorire la partecipazione attiva delle giovani generazioni di contribuenti alla definizione delle Politiche Previdenziali dell’Enpam”. Per il Sigm “è un passo avanti che il nuovo Statuto preveda nel Consiglio Nazionale anche rappresentanti eletti direttamente dai contribuenti, ma ci si chiede quanti di questi potranno essere donne o giovani e, comunque, rimane l’obiezione sull’aver creato un organismo ipertrofico con la maggioranza assoluta appannaggio dei Presidenti degli Ordini. Temiamo, in particolare, che la mancata previsione del coinvolgimento nei processi decisionali della componente giovane della professione continuerà ad orientare fisiologicamente l’Ente verso l’adozione di politiche previdenziali con una forte impronta verso la tutela di quanti sono in uscita dal sistema”.
Inoltre, il Sigm è “molto critico sull’istituzione di un Osservatorio Giovani con carattere consultivo, i cui 3 su 5 membri dei quali, nominati, parteciperanno ad un Consiglio Nazionale pletorico, composto da 170 componenti, per di più senza aver diritto di voto”.
Non solo ombre, ma anche luci: “bene lo snellimento degli organi di governo. Positiva l’adozione di un Codice della trasparenza e l’ineleggibilità non più solo dei condannati in via definitiva ma anche per chi patteggia per reati economici, contro la fede pubblica o contro la pubblica amministrazione”.
“Dispiace rilevare – concludono i giovani medici - come la scarsa attenzione per il punto di vista dei giovani vanifichi in un sol colpo, agli occhi delle giovani generazioni, le recenti ed apprezzabili iniziative annunciate dall’Enpam nel senso di sostenere con interventi specifici, ad esempio, forme di sostegno al credito per i giovani”.