“La riduzione del numero dei medici, 700 in meno dal 2010 al 2011, indicata dall'Annuario Statistico Nazionale 2011 del Ministero della Salute, rappresenta solo una parte del trend negativo, a nostro dire allarmante”. Lo ha sottolineato
Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici.
“Alla luce – prosegue - del taglio lineare delle risorse, 30miliardi di euro, e del blocco del turn over, continuati anche nel triennio 2012-2014, questo dato è solo la punta si un iceberg che ha già colpito il Servizio sanitario nazionale e nei prossimi anni rischia di frantumare il diritto alla salute dei cittadini”.
Cozza lancia poi un appello affinché il Patto per la Salute costituisca l’occasione “per affrontare anche il tema drammatico della carenza di personale, a partire dei percorsi di stabilizzazione dei lavoratori precari della sanità, tra loro circa 10mila medici, per garantire le prestazioni sanitari essenziali ai cittadini. Come abbiamo già detto in passato – conclude il sindacalista - di austerità si può morire”.