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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Protesta Ginecologi. Anaao: "Condividiamo i motivi. Urge legge su responsabilità professionale"

immagine 13 febbraio - Il sindacato della dirigenza medica tornando sullo stato di agitazione dei ginecologi ha sottolineato come i problemi di chi lavora nei punti nascita, siano "acuiti sia dalla mancanza di risposte da parte di Governo e Regioni" che dai "tagli di posti letto e dal blocco del turnover".
"Condividiamo ancora una volta la protesta di chi lavora nei punti nascita alle prese con i problemi di sempre, acuiti dalla assoluta mancanza di risposte da parte di Governo e Regioni e dai ben noti effetti di tagli indiscriminati di posti letto e blocco del turn over". Così in una nota l'Annao Assomed è tornata sullo stato di agitazione dei ginecologi.

"Sono noti a tutti – ha commentato il sindacato - i problemi della sicurezza dei luoghi di lavoro ed i costi della cosiddetta medicina difensiva, dovuti principalmente all’esponenziale aumento della conflittualità legale. Le linee guida prodotte in questo campo, derivate per lo più da società scientifiche di origini anglosassoni, vanno applicate e adattate ad un Paese lungo, stretto e con tante piccole isole, come il nostro, tenendo conto anche delle criticità di collegamenti stradali o marittimi, per non negare il diritto alla nascita a parte non marginale dei cittadini italiani".
 
"Quello che è certo - ha concluso l'Anaao - è la necessità assoluta ed impellente che questo Paese si doti al più presto di una legge specifica sulla responsabilità professionale che dia risposte chiare ed esaustive. Interesse di tutti deve essere l'obiettivo 'ospedale sicuro', sicuro sia per chi dovesse aver necessità di accedervi, sia per chi ha scelto di identificarlo con la propria vita lavorativa".  
13 febbraio 2014
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