In Veneto una donna denuncia di aver potuto ottenere dalle Poste il referto di una delicata indagine oncologica solo dopo l’intervento dei carabinieri e di aver conseguentemente potuto iniziare la chemioterapia contro il tumore con un mese di ritardo.
"La notizia è drammatica ma non stupisce", ha commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma. "In passato anche sperimentazioni di consegna di farmaci tramite le Poste hanno ottenuto risultati molto negativi, tanto che sono state interrotte - ha spiegato Racca -. Ci furono lamentele dai cittadini per i tempi lunghi delle consegne e un giornale pubblico’ la foto della confezione di un farmaco abbandonata dal postino sulle scale davanti alla porta".
"La consegna dei referti può essere effettuata più semplicemente ed efficacemente nelle farmacie, come previsto anche dalla normativa sui nuovi servizi. Le farmacie sono disponibili – conclude la presidente di Federfarma - si tratta di 18mila presidi sanitari territoriali e per il cittadino è più comodo ritirare il referto nella farmacia sotto casa, aperta in orari molto ampi, che aspettare per settimane la consegna postale".
22 gennaio 2014
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