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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Competenze infermieristiche. L'accordo va alla Conferenza Stato Regioni. Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl: “Un passo importante"

immagine 9 gennaio - Per le tre sigle sindacali, che hanno fortemente sostenuto l'accordo, si tratta del "naturale riconoscimento dell’evoluzione professionale” e di “uno strumento indispensabile per adeguare i percorsi di cura ai nuovi bisogni di salute”. Sottolineata l’importanza di avviare un “tavolo congiunto per la verifica dei profili professionali sanitari esistenti in un’ottica di ampliamento delle competenze".
Un nuovo passo avanti sull’implementazione delle competenze infermieristiche. Il sottosegretario alla Salute, Paolo Fadda, ha comunicato nel corso della riunione di ieri che la bozza di accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome, che prevede l’ampliamento dell’autonomia professionale e della responsabilità assistenziale degli infermieri, ha iniziato il percorso verso l'approvazione in Conferenza Stato-Regioni. Un accordo fortemente sostenuto da Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl che lo considerano “il naturale riconoscimento dell’evoluzione professionale”, ma soprattutto “uno strumento indispensabile per adeguare i percorsi di cura ai nuovi bisogni di salute delle persone”.

In particolare, le tre federazioni di categoria, sottolineano l’importanza di avviare un “tavolo congiunto per la verifica dei profili professionali sanitari esistenti in un’ottica di ampliamento delle competenze dei professionisti, non solo per consentire la giusta valorizzazione dei profili quanto, quanto ma anche per consentire al Servizio Sanitario Nazionale di munirsi degli strumenti necessari per affrontare le nuove sfide assistenziali e continuare garantire ai cittadini prestazioni di qualità, efficienti ed appropriate, a costi sostenibili. Sia nelle strutture ospedaliere che nell’assistenza domiciliare e territoriale”.

“E’ indubbio che l’aumento dei costi indotto dal progressivo invecchiamento della popolazione non possa affrontarsi solo con l’approccio contabile”, affermano Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, “ma che richieda cambiamenti nell’offerta, come la continuità assistenziale fra ospedale e territorio, l’adozione di nuovi modelli organizzativi, come i presidi ospedalieri per intensità di cure, e l’adozione di modelli per complessità assistenziale. Passaggi che impongono di rivedere le competenze e le responsabilità dei professionisti della salute, in un’ottica di avanzamento delle funzioni di prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione”.

Il riconoscimento dell’implementazione delle competenze, ricordano del resto i sindacati, "segue norme già efficaci nell’ordinamento. E l’accordo tra Stato e Regioni è la modalità individuata dal d.lgs. 281/1997". “Per partecipare da protagonisti al governo di questo cambiamento, che dovrà portare all’adozione delle migliori pratiche organizzative sperimentate sia all’estero che in Italia, è positiva la proposta del sottosegretario di istituire una cabina di regia permanente di livello nazionale con funzioni di confronto sugli ambiti di sviluppo professionale, organizzativo e formativo, e sui contenuti del Patto per la Salute, nell’ambito del quale monitorare e verificare anche la revisione dei modelli organizzativi e di coordinamento per la promozione e diffusione di best practice, di monitoraggi e di adeguata verifica dei risultati attesi”, concludono le tre sigle.
9 gennaio 2014
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