È stato convocato per i prossimi 14-16 febbraio 2014 il Congresso Elettivo della Fimp dopo le dimissioni e quindi della decadenza della Segreteria Nazionale, formalizzate nel corso del Consiglio Nazionale del 16 novembre scorso.
La convocazione è stata annunciata da Alessandro Ballestrazzi, Presidente Nazionale della FIMP – nel corso di un incontro dei rappresentanti sindacali Fimp di diverse Province e Regioni italiane, allo scopo di analizzare nel dettaglio le motivazioni che hanno portato alla spaccature del sindacato e alla necessità di indire nuove elezioni.
Durante l’incontro, Ballestrazzi ha inoltre indicato le sue coordinate per la politica sindacale della Fimp: difesa della figura giuridica del pediatra di famiglia, così come inquadrata ad oggi; ancoraggio della pediatria di famiglia all’area delle cure primarie del territorio, contrastando percorsi diversi come preconizzati nell’ultimo atto di indirizzo. Ha poi rigettato “formulazioni funzionali” con la sola area Materno infantile, auspicando al contrario un collegamento funzionale orizzontale e verticale con tutti i livelli e gli attori della Organizzazione sanitaria nel suo complesso.
Per Ballestrazzi serve inoltre una forte connotazione nazionale dei contenuti contrattuali, con valorizzazione della professionalità specialistica, della precisa indicazione dei ruoli, degli ambiti di operatività, degli istituti della remunerazione. Ha rigettato invece formulazioni minimaliste che si limitino alla sola enunciazione di principi, ad impedire la dispersione regionalistica, la disomogenea applicazione delle norme e la differente erogazione dei livelli di assistenza sul territorio italiano.
Ha infine rilevato che la vera natura della crisi interna al sindacato, esplosa in questo preciso momento storico, potrebbe riconoscere una regia perversa “atta a distrarre ed indebolire” la categoria e i propri rappresentanti allo scopo di facilitare un processo di radicale trasformazione dell’assetto organizzativo verso “l’Area Pediatrica nel suo complesso”.
“Le Regioni, a causa della errata programmazione protratta negli anni, nella bozza di atto di indirizzo diffusa in questi giorni – ha detto– dicono di trovarsi ‘costrette’ oggi a dover ricollocare il personale dipendente nelle AFT Pediatriche Territoriali addirittura con la finalità di migliorare la continuità e la qualità assistenziale in età pediatrica. Tale riorganizzazione dell’assistenza tradisce una forte sottovalutazione da parte delle Regioni delle conflittualità che inevitabilmente verranno a crearsi tra due figure professionali, diverse per identità e formazione e che subiranno entrambe una ridefinizione ed attribuzione di ruoli e funzioni, certamente causa di insanabili fratture. Fallimento annunciato. La cultura del management ricorda, infatti, che per raggiungere obiettivi di eccellenza, occorre attuare preliminarmente l’analisi di tutti i fattori coinvolti nei processi riorganizzativi e laddove le minacce dovessero prevalere sulle opportunità diventa obbligatorio riconsiderare e/o annullare il piano per evitare possibili danni e infruttuoso dispendio di risorse”.
Allo scopo di evitare che tutto ciò possa accadere la Fimp si rende disponibile a discutere insieme agli altri sindacati del territorio la futura progettualità organizzativa per la categoria auspicando una specifica convocazione dal parte della Conferenza Stato Regione.