“Chiudere un giorno per non chiudere…per sempre”. Non un semplice slogan, ma è quanto faranno, in segno di protesta, le strutture ambulatoriali e i laboratori sanitari privati accreditati martedì 22 ottobre, in concomitanza con l’Assemblea Nazionale delle strutture sanitarie accreditate che si terrà a Roma.
Secondo il comparto, che raggiunge i 5.700 addetti, saranno tra le 800 e 1.000 le strutture che aderiranno alla serrata. La manifestazione, indetta da FederLab Italia (l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei Laboratori di Analisi Cliniche e dei Centri Poliambulatori), Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e FederAnisap (Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, associazione storica e rappresentativa della Categoria, accreditata presso le Pubbliche Istituzioni), nasce per difendere la tutela dei livelli occupazionali, il ruolo e la funzione della rete territoriale delle strutture private accreditate, l’equiparazione tra pubblico e privato, i livelli essenziali di assistenza e la giusta remunerazione delle prestazioni.
“Dobbiamo rappresentare al ministro Lorenzin, con dati tecnici e scientifici, l’inapplicabilità delle tariffe adottate dall’ex ministro Balduzzi, che mettono seriamente a repentaglio la sopravvivenza di migliaia di piccoli e medi laboratori di analisi e minacciano i posti di lavoro di professionisti – medici, biologi e chimici – operanti in strutture accreditate con il Servizio sanitario nazionale”, ha dichiarato il Sen.
Vincenzo D’Anna, presidente nazionale di FederLab Italia e componente della XII Commissione “Igiene e Sanità”, cui saranno affidate le conclusioni del tavolo di discussione.
Attesa all’assemblea di domani anche la partecipazione del ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin.