“Ritengo fondamentale il ruolo dei ginecologi nella prevenzione primaria della salute della donna in quanto molto spesso rappresentano il primo momento di informazione relativamente alla salute della sfera sessuale e riproduttiva. Chiedo, pertanto, a questi ‘custodi della salute delle donne’ di farsi ‘portavoce’ nella diffusione dei corretti stili di vita, anche divulgando tutto il materiale informativo prodotto attraverso il programma ‘Guadagnare salute’”. Così il ministro delle Salute,
Beatrice Lorenzin, ha salutato in un
messaggio anticipato dalla rivista dei ginecologi (
Gyneco) l’apertura del Congresso nazionale di Sigo-Aogoi-Agui intitolato
“L’universo femminile: un infinito da esplorare”, che riunirà fino al 9 ottobre oltre 2.000 specialisti a Napoli.
Lorenzin ha sottolineato come il parto costituisca l'evento culminante di un "percorso nascita" che inizia con l'adozione di misure di politica sanitaria generali a favore delle adolescenti e delle donne in età fertile e prosegue attraverso l'organizzazione delle strutture sanitarie territoriali e ospedaliere preposte al settore materno infantile ed alla definizione di linee guida di elevato livello scientifico per gli operatori.
“A quasi tre anni dalla sottoscrizione dell’accordo alcune Regioni hanno realizzato le azioni previste, in particolare razionalizzando i punti nascita e riorganizzando le risorse disponibili che, in un momento di scarsità delle stesse, assume un valore ancora più strategico e di questo le ringrazio sia come Ministro che come donna”, ha detto.
Il ministro ha poi passato in rassegna tutte le iniziative intraprese in questi anni a favore delle donne. “Voglio ricordare anche le Linee guida nazionali sia sulla gravidanza fisiologica sia sul taglio cesareo, elaborate con il coordinamento dell’Istituto Superiore di sanità e recentemente aggiornate, come pure il Disegno di Legge presentato in Consiglio dei Ministri lo scorso 26 luglio che conteneva tra le altre misure l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per le prestazioni di controllo del dolore nel parto. Altro argomento che mi sta a cuore è la protezione, la promozione ed il sostegno dell’allattamento al seno - ha proseguito - che rappresentano una priorità di salute pubblica perché il latte materno è l’unico alimento naturale che contiene tutti i nutrienti nelle giuste proporzioni, è facilmente digeribile e contiene una serie di fattori che proteggono dalle infezioni e aiutano a prevenire alcune malattie e allergie, offre quindi molti vantaggi per il bambino in termini di salute, crescita e sviluppo psicologico e per la donna”.
Un importante punto di attenzione nella salute delle donne rimane poi la promozione dello screening per i tumori femminili più diffusi: mammella e cervice uterina. “Relativamente a quest’ultima patologia voglio sottolineare che l’Italia è stato il primo Paese europeo a pianificare una strategia di vaccinazioni pubblica gratuita contro l’Hpv, rivolta alle ragazze dagli 11 ai 12 anni, in modo uniforme su tutto il territorio italiano, che negli anni produrrà una progressiva immunizzazione della popolazione giovane adulta esposta al rischio di infezione”, ha sottolineato il ministro.
Il presidente Aogoi,
Vito Trojano, in un
articolo apparso su Gyneco per il lancio del Convegno, aveva ribadito come la ritrovata compattezza e sintonia tra le varie anime della ginecologia italiana ha reso più “matura e forte” la categoria. “La durezza di questi tempi - ha spiegato - ha forse facilitato questo processo, contribuendo a smussare le divergenze e a indirizzare le nostre energie verso obiettivi comuni. Uno su tutti, quello di “salvare” la ginecologia italiana in tempo di crisi. Salvarla senza derogare alla qualità della nostra assistenza, come stanno facendo tutti gli operatori coinvolti nel percorso nascita”.
A proposito di Punti nascita, Trojano ha ricordato come “è sulla scia delle nostre proposte che il ministro Fazio ha predisposto il piano per la riorganizzazione, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 16 dicembre 2010. Il mancato decollo di questa riforma, rimasta ancora sulla carta, non è stata però una sconfitta della nostra categoria ma della politica, complice la disastrosa crisi economica. Le 10 linee di azione di questa riforma ora rappresentano una road map da cui non si può prescindere”.
Quanto poi al clamore suscitato dai ripetuti casi di denunce in sala parto, il presidente Aogoi ha ricordato come l’indagine conoscitiva sui punti nascita e il contenzioso medico-paziente, realizzata nel 2011 dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, “ha finalmente svelato il bluff della malasanità. Perché, a conti fatti è emerso che il 98,8% dei procedimenti a carico di sanitari (di cui circa il 10% ginecologi) è stato archiviato senza alcuna condanna per gli operatori”.
Infine, il presidente Sigo,
Nicola Surico, a proposito della 3 giorni del Congresso nazionale, sempre in un
articolo per Gyneco aveva spiegato come “particolare attenzione verrà dedicata alle tematiche relative alla sicurezza del paziente oggetto di diagnosi e di trattamento ed alla tutela del ginecologo, troppo spesso oggetto di richieste risarcitorie immotivate ed artificiose”. “In campo ginecologico - ha proseguito Surico - un importante tema di interesse congressuale è quello delle lesioni preneoplastiche della cervice uterina, con attenzione specifica all’impiego ed alla gestione dei test diagnostici. Questo aspetto della pratica quotidiana ha un riflesso sulla attività di tutti i ginecologi ospedalieri, ambulatoriali, consultoriali che non può essere sottovalutato nella sua importante ricaduta clinica. A questo tema è associato poi il workshop sulle strategie di prevenzione delle infezioni da Hpv, che valuterà l’efficacia della pratica vaccinale e le future prospettive di prevenzione”.
Un congresso quindi di grande rilevanza scientifica culturale e clinico pratica, ma anche di una “notevole importanza per il rinnovo delle cariche sociali della Sigo”, ha precisato. “Di questo triennio di grande impegno, fatica e soddisfazioni - ha concluso Surico - resta una nuova e più moderna organizzazione societaria con particolare attenzione alla razionalizzazione delle spese e all’assicurazione di proventi indispensabili per la vita futura della Società nella prosecuzione del suo compito di aggregazione di tutte le componenti della ginecologia italiana in una grande ‘casa comune’ trasparente, in cui tutti si possano riconoscere sentendosi egualmente e correttamente rappresentati”.