“Il Decreto Svuotacarceri sembra aver innescato un imprevisto ‘effetto collaterale’: oltre ad alleggerire il numero della popolazione carceraria sta, infatti, alleggerendo anche il numero degli psicologi penitenziari, praticamente espellendo circa 500 professionisti (reclutati quali esperti a contratto, ex articolo 80 Legge 354/1975) sui quali sta per abbattersi - aggravando una situazione di eterno precariato - la scure dell’Amministrazione penitenziaria secondo la quale uno psicologo a convenzione non può restare nello stesso istituto penitenziario per più di quattro anni, ed una volta sola”. Così Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio Nazionale degli Psicologi, ha commentato le possibili implicazioni negative del suddetto decreto.
“Il danno per i detenuti è evidente: privarli del diritto ad essere seguiti con continuità nel loro percorso riabilitativo - haspiegato Palma - significa abbandonarli a loro stessi, stravolgendo completamente la fondamentale missione che la stessa Costituzione assegna al sistema carcerario indicandola nella rieducazione del condannato. Aggravato, il tutto, dalla continua riduzione delle ore dedicate al rapporto con i detenuti e dalla carenza, in alcuni casi, e dalla mancanza, in altri, di qualsiasi strutturazione del servizio di psicologia penitenziaria.”
“Ora al danno - ha proseguito - si aggiungono le beffe: i Provveditorati regionali dell’Amministrazione carceraria, in particolare di alcune regioni quali Lombardia, Liguria, Toscana, Campania e Sardegna hanno bandito, sulla base di una Circolare della stessa Amministrazione carceraria, una selezione per realizzare nuove graduatorie, senza tuttavia tener conto del Protocollo d’intesa firmato tra Ministero della Giustizia, l’Associazione unitaria psicologi italiani e il Consiglio nazionale nel quale veniva assunto l’esplicito impegno a ‘non disperdere le professionalità createsi e non vanificare le legittime aspettative di futura stabilizzazione degli operatori oggi legati all’Amministrazione Penitenziaria con convenzioni di durata annuale’”.
“Ma la beffa è tanto maggiore, ed anche questo andrà a tutto danno dei detenuti - ha concluso - sta nel verificare che nella nuova selezione non vengono tenuti in alcun conto le esperienze penitenziarie pregresse di quanti volessero candidarsi”.
“Da qui – conclude Palma – la nostra esplicita e ferma richiesta al Ministro Cancellieri di ritirare la Circolare, sospendere gli Avvisi di selezione in attesa, tra l’altro, di definire la sorte di 39 psicologi penitenziari vincitori di concorso e che ancora non sono stati messi in grado di iniziare la loro attività”.