La Federazione italiana medici pediatri (Fimp) auspica che il percorso parlamentare delle nuove norme contro i rischi da fumo di sigaretta conduca a maggiori tutele per la salute dei bambini e degli adolescenti. In una nota la Fimp è intervenuta sul Ddl Lorenzin, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce anche un inasprimento del divieto di fumo, non consentendo di fumare anche nelle aree aperte degli istituti scolastici, oltre a confermare il divieto di utilizzo di sigarette elettroniche sempre da parte dei minori.
Nella sua versione originale il Ddl omnibus del Ministro della Salute prevedeva, insieme ad un pacchetto di misure su sperimentazione clinica, riforma degli Ordini, epidurale nei Lea, sicurezza alimentare e corretti stili di vita, anche il divieto di fumo in auto in presenza di donne in gravidanza e di minori, ma questa parte del provvedimento è stata stralciata con un rinvio per la discussione in sede parlamentare.
Secondo Fimp, la fascia pediatrica è troppo spesso esposta al fumo di sigaretta, tanto più che oggi si parla di fumo di prima, seconda e, addirittura, di terza mano per indicare non solo i danni provocati dal fumo attivo e da quello passivo, ma anche dalle sostanze che restano per anni nell’ambiente, impregnando vestiti, muri e oggetti di casa, provocando, secondo recenti studi, potenziali danni anche al Dna. Ben vengano, quindi, campagne di informazione come quella recentemente lanciata dalla Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri) -
Spegni la sigaretta, Proteggi il tuo bambino - perché contribuiscono ad accendere l’attenzione dell’opinione pubblica su un problema di sanità pubblica attuale, focalizzandosi sull’importanza della prevenzione e dei corretti stili di vita.
Anche la Fimp si è detta pronta a fare la sua parte per sostenere questo sforzo di sensibilizzazione contro i rischi del fumo.