“Di fronte a episodi drammatici come quello occorso al collega Giovanni Dardanelli di Milano, la prima e maggiore preoccupazione va a lui, con l’augurio che si rimetta completamente il prima possibile, ma in secondo luogo dobbiamo chiederci se non siamo in presenza di un picco nella frequenza delle rapine nelle farmacie e in una sorta di escalation: non è certo frequente che il rapinatore si presenti armato di pistola”. Lo ha detto il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti taliani (Fofi) e presidente dell’Ordine di Milano, Lodi, Monza e Brianza,
Andrea Mandelli, commentando la rapina avvenuta l’altro ieri nel capoluogo lombardo, che è costata al farmacista una ferita da arma da fuoco al ginocchio.
“Ora che si avvicina l’estate e che le nostre città si spopolano, la farmacia diviene ancora più centrale come riferimento del cittadino, ma anche più esposta ai gesti dei malintenzionati. Siamo certi di poter contare sulla collaborazione che le Forze dell’Ordine ci hanno sempre dimostrato, per la quale le ringraziamo - ha concluso Mandelli - e chiediamo a tutti uno sforzo ulteriore di vigilanza e di attenzione”.