Semaforo verde per il contratto integrativo degli operatori della Croce rossa italiana. "Un risultato tanto più soddisfacente perché tutt’altro che scontato - sottolienano Cgil, Cisl e Uil in una nota - . Rispetto alla proposta iniziale della parte datoriale, infatti, il fondo destinato alla contrattazione integrativa è stato aumentato in misura tale da garantire per il 2012 un valore medio pro capite della retribuzione accessoria sostanzialmente agli stessi livelli del 2011, sia per il personale a tempo determinato che per quello a tempo indeterminato".
“Merito della ferma presa di posizione dei sindacati – sottolineano Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal – che ha convinto i vertici della Croce rossa a reintrodurre nella costituzione del fondo le quote relative alle convenzioni di cui alla legge 449/97, vale a dire gli introiti derivanti da accordi di servizio o sponsorizzazione con enti pubblici e privati”.
Stessa quota di risorse - fatte salve le verifiche da effettuare su cessazioni dal servizio e introito delle convenzioni – si prevede anche per il 2013, con in più una novità positiva per gli autisti soccorritori ai quali verrà estesa l’indennità. In questo modo, anche il personale a tempo determinato potrà accedere ad una parte rilevante del sistema indennitario in vigore nell’Ente.
Accolta infine da parte della CRI un’altra importante richiesta avanzata dai sindacati: lo statuto della Croce rossa, nella nuova veste giuridica di associazione di diritto privato sarà modificato nelle parti che riguardano la determinazione del CCNL di riferimento e i fabbisogni di personale, inserendo su entrambi gli argomenti la previsione per legge di tavoli di confronto sindacale. Sempre riguardo al processo di riordino, il presidente della CRI si è impegnato a convocare i sindacati per un incontro specifico all’inizio di settembre.