Lo Snami dichiara guerra alla "burocrazia stupida" che "rallenta il lavoro quotidiano dei Medici e riempie la giornata di tempi morti con percorsi inutili ed improduttivi". Un durissimo j'accuse con cui si vuole far emergere come il medico di famiglia sia sempre più oberato di compiti che esulano il 'core' della sua attività.
“Oggi - afferma
Angelo Testa, Presidente nazionale del sindacato autonomo - la gran parte della burocrazia che subiamo non è strutturata intorno a regole e procedimenti snelli, concreti, dinamici e modificabili nell'interesse del Medico e del paziente, ma assomiglia piuttosto ad un pachiderma maldestro, icona di rigidità, lentezza, incapacità di adattamento e conseguente immobilismo. Il tutto a discapito della clinica, della nostra professione intellettuale e di una corretta assistenza al paziente. Spesso ed a sproposito si parla degli accessi impropri al pronto soccorso ma ci si dimentica degli accessi impropri agli studi dei Medici di famiglia che determinano, al pari della burocrazia stupida, un intralcio al nostro lavoro quotidiano”.
Per arginare tutto ciò è in cantiere il progetto CHRONOS dello Snami, che all'insegna del “riappropriamoci del nostro tempo clinico” avrà la missione di studiare e risolvere il problema..
“I lavori - specifica
Evaldo Crisante, dirigente di Snami Abruzzo e responsabile nazionale di CHRONOS - sono appena iniziati e conto di dare il via ufficiale al progetto in occasione del Congresso nazionale che si terrà a Salerno dal 3 al 6 ottobre di quest'anno. Inizialmente promuoveremo il monitoraggio di un gran numero di ambulatori di Medicina Generale in tutta l'Italia per un censimento delle tipologie più diffuse di burocrazia stupida ed accessi impropri agli studi dei medici di famiglia, che consentirà una “diagnosi” sulla loro entità e di quanto incidano temporalmente nell'economia del nostro orario di lavoro. Successivamente alla diagnosi l'azione sindacale sarà necessariamente rivolta alla terapia, anche d'urto, per limitare il fenomeno fino a debellarlo.
“Non dovremo più - conclude Angelo Testa - farci carico tutti i giorni, per coloro che vengono da noi, di certificazioni, prescrizioni e copiature di ricette che altri non hanno effettuato. Inoltre l'esenzione facile dal ticket porta un esercito di aventi diritto ad esercitare delle pressioni sulla categoria medica per accertamenti, spesso inutili e ripetitivi, perché tanto è gratis. Da qui la nostra posizione che porteremo come suggerimento al Ministro Lorenzin di non svilire la funzione deterrente della partecipazione alla spesa, privilegiando e ampliando magari le esenzioni per le patologie certe, perché chi è malato deve potersi curare gratis, e ridimensionando altri fattori quali il reddito o certe invalidità che diventano lo stimolo per “richiedere tutto e spesso”. Il tutto inevitabilmente danneggia noi che sprechiamo delle ore preziose e i pazienti che hanno necessità vere e che vedono diminuire il tempo “clinico” a loro dedicato. Urgono rimedi concreti, immediati e realizzabili, anche ricorrendo al corretto utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Lo Snami vuole vincere questa ennesima scommessa”.