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QS Edizioni - domenica 30 giugno 2024

Lavoro e Professioni

Caso Marlia e Tsrm. Cgil, Cisl e Uil chiedono incontro urgente a Regioni e Ministero

immagine 23 maggio - In una missiva FpCgil, Cisl Fp e Uil Fpl, rispetto al Caso Marlia, chiedono “subito un incontro per dare una tempestiva e positiva risposta alle migliaia di tecnici di radiologia che operano nelle stesse condizioni di coloro che sono stati rinviati a giudizio, e per non far naufragare l’importante lavoro congiunto sull’implementazione delle competenze delle professioni sanitarie”
Sul caso Marlia intervengono anche FpCgil, Cisl Fp e Uil Fpl che chiedono a Regioni e Ministero un incontro urgente per chiarire la questione. Il caso, ricordiamo riguarda due tecnici di radiologia medica sono stati rinviati a giudizio, poiché presso la Casa della salute di Marlia, presidio territoriale dell’Azienda USL2 di Lucca, su prescrizione medica e prenotazione CUP, effettuavano indagini radiologiche convenzionali del torace, dell'apparato osteo-articolare e ortopantomografie, senza la presenza fisica del medico radiologo, perché non prevista, con refertazione delle immagini a distanza presso la radiologia dell'Ospedale di Lucca, grazie alle nuove tecnologie informatiche utilizzate dalla Casa della salute Marlia.
 
I sindacati nella lettera evidenziano che “quanto accaduto, in considerazione  delle realtà operative all'interno delle quali abitualmente è richiesta l’attività del solo Tecnico sanitario di radiologia medica, come: sale operatorie, servizi di emodinamica, guardie attive, servizi di pronta disponibilità, radiologia territoriale e domiciliare, programmi di screening, ma anche attività radiologica ordinaria in ospedale e sul territorio, dove la presenza fisica del medico radiologo non è prevista, nonché della progressiva crescita della domanda di assistenza sanitaria, della riduzione di risorse disponibili e della conseguente e necessaria riorganizzazione del sistema per rispondere con efficienza ed efficacia alle richieste di salute della popolazione, potrebbe generare pesanti ricadute sull’organizzazione e sui costi del SSN, congiuntamente ad una preoccupante riduzione dei servizi ai cittadini per l’eventuale necessità che il TSRM debba operare solamente con la presenza fisica del Medico Radiologo nei servizi”.
 
Per queste ragioni FpCgil, Cisl Fp e Uil Fpl “un urgente incontro cal fine di attivare le azioni utili a contrastare tale fenomeno, potenzialmente destabilizzante per i servizi dove opera il TSRM”.
23 maggio 2013
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