Medici di famiglia e informatizzazione, un rapporto analizzato attraverso due ricerche: un’ampia rilevazione condotta dal Centro Studi Fimmg sui 2.500 mmg e un sondaggio realizzato dall’Ispo (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione guidato dal professor Renato Mannheimer) tramite interviste telefoniche su un campione rappresentativo di cittadini. I due studi sono stati presentati oggi al 65° Congresso Fimmg-Metis in corso a Santa Margherita di Pula.
Cittadini, medici di famiglia e informatica
Il 96% degli intervistati dichiara di essere soddisfatto del proprio medico, che nel 65% dei casi ha scelto da oltre 10 anni. Un rapporto molto stabile e positivo che tende a consolidarsi negli anni considerando che in una precedente indagine del Centro studi della Fimmg del 2008 era il 54,3% ad aver scelto il medico da più di 10 anni e l’88,6% a esserne soddisfatto. Il 96% del campione dice di passare dal proprio medico almeno una volta l’anno per farsi prescrivere o ritirare un certificato, mentre il 39% ci passa spesso. Solo il 20% si fa visitare spesso e il 15% lo consulta frequentemente al telefono.
Focalizzando l’attenzione sulla questione informatica, oggi di grande attualità dopo il “decreto Brunetta”, l’86% degli intervistati assicura che il proprio medico usa il pc: 8 medici su 10 consultano la cartella clinica direttamente sul computer, mentre 5 su 10 la aggiornano durante la visita e l’84% stampa la ricetta dal pc. Inoltre, sempre secondo le interviste ai cittadini, molti medici di famiglia usano la rete internet per ricevere in anticipo risultati delle analisi o fissare appuntamenti (24%) o per contattare altri medici specialisti (6%).
E l’informatizzazione della professione medica è molto apprezzato dagli utenti:. il 63% è convinto che con l’aiuto del pc il medico lo segua con maggiore cura e il 70% si dice fiducioso che l’aumento delle attività informatizzate comporterà un’assistenza più completa.
Inoltre, il 35% degli intervistati dichiara di cercare in rete informazioni sulla salute e tra questi 8 su 10 chiedono poi conferme alle informazioni trovate su internet, rivolgendosi principalmente al medico di famiglia (52%).
Informatica e medici di famiglia
I medici di famiglia italiani sono “informatizzati”. Oltre la metà ha competenze informatiche avanzate mentre solo ¼ della categoria ne è relativamente sprovvista. Il 92% dei medici ha un collegamento internet in studio, l’83% lo ha a casa e il 4% in una struttura sanitaria.
Sono questi i risultati della ricerca del Centro Studi Fimmg, guidato da Stefano Zingoni, basata su un campione di circa 2.500 medici di famiglia.
Il 66% dei medici usa il computer e internet per molte funzioni e i medici con più assistiti e che lavorano in studi complessi (con più figure professionali) ricorrono maggiormente all’informatica.
L’aspetto più carente riguarda la possibilità di interfacciarsi con strutture e servizi del Sistema sanitario nazionale in quanto solo il 37% dei medici dichiara che le Asl offrono loro l’opportunità di utilizzare questa funzione e solo il 33% dei medici ritiene che, laddove questa possibilità esiste, l’utilizzo risulti efficiente.