Se prima gli enti di previdenza e assistenza tutelavano il professionista soprattutto a partire dal momento della pensione oppure in caso di disgrazie, oggi diventa sempre più necessario tutelare i professionisti anche nel corso della vita lavorativa.
Per questo Enpam, Enpav e Onaosi, le casse delle professioni sanitaria, hanno stretto un patto, annunciando la volontà di collaborazione con l’obiettivo di tutelare i propri iscritti. E non solo,
nell’ambito della Giornata nazionale della Previdenza organizzata a Milano, hanno messo a confronto i modelli di assistenza attuati dai diversi enti, affermando l’esigenza di potenziare le coperture sanitarie integrative, di facilitare l’accesso al credito e di studiare misure finalizzate alla long term care.
“Dobbiamo passare dalle grandi sfortune alle grandi sfide – ha affermato il
presidente dell’Enpam Alberto Oliveti – infatti non possiamo dare per scontato che un iscritto possa costruirsi una pensione adeguata se non ci interessiamo al lavoro e alla qualità del percorso professionale, facendo attenzione a periodi in cui gli può capitare di interrompere l’attività o di guadagnare di meno. L’incontro di oggi ha il senso di sviluppare logiche di integrazione, di confronto e di supporto fra vari enti. È evidente che trovarsi compatti, uniti di fronte a certe fragilità ci rende tutti più forti."
Ha posto l’accento sulla capacità degli enti dei professionisti di essere flessibili di fronte ai bisogni degli iscritti,
Gianni Mancuso, presidente dell’Enpav (veterinari), che ha sottolineato la necessità di allargare la copertura assistenziale ad altri ambiti, come gli infortuni sul lavoro: “La A di assistenza deve estendersi sempre di più alla vita attiva”.
L’Onaosi, ente trasversale nato per tutelare gli orfani di medici, dentisti, veterinari e farmacisti, ha confermato la volontà di allargare il proprio campo d’azione ad altre fragilità. “Ci siamo incontrati con Enpam ed Enpav – ha spiegato
Serafino Zucchelli, presidente della Fondazione Onaosi – e abbiamo deciso che vogliamo farlo insieme a loro”.