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QS Edizioni - martedì 26 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Podologi. Montesi (Aip): "Integrazione con geriatri per deospedalizzazione pazienti"

immagine 25 marzo - Necessario aggiornare il protocollo di intesa del 2004. Per il presidente dell’Associazione italiana podologi questa collaborazione potrebbe incentivare lo sviluppo della medicina territoriale per mezzo di studi podologici sul territorio convenzionati ed in rete con i Mmg e geriatri.
“Occorre che sia rinnovata e rinforzata la collaborazione e l’integrazione tra Geriatria e Podologia. Va quindi aggiornato il protocollo di intesa del 2004, alla luce delle trasformazioni in atto nella società e del progressivo invecchiamento della popolazione”. È questo l’invito lanciato da Mauro Montesi, presidente dell’Associazione italiana podologi (Aip), nel corso del convegno nazionale dei geriatri extra-ospedalieri tenutosi di recente a Napoli.

Il 70% degli anziani soffre di patologie podaliche, per Montesi è dunque necessario, da parte dei podologi, individuare forme di comunicazione e informazione verso quei geriatri, non sempre informati sull’attività del podologo, in modo da porre in evidenza l’effettiva utilità di una collaborazione operativa. Questo sarebbe importante ”anche per favorire la necessaria deospedalizzazione a favore di uno sviluppo della medicina del territorio”, ha sottolineato il presidente Aip. “Sembra assurdo, infatti - ha proseguito - che per una affezione podologica, che può essere agevolmente curata dal podologo, il paziente sia costretto all’ospedalizzazione”.

Queste le patologie di più frequente riscontro nel piede dell'anziano:
- Deformità delle dita
- Spina calcaneare
- Onicopatie
- Onicomicosi
- Metatarsalgia
- Piede Diabetico
- Malattie Reumatiche

Per dare il via a questo processo di deospedalizzazione nel trattamento di queste patologie, però, è necessario che gli studi podologici sul territorio debbano essere convenzionati ed in rete con i medici di medicina generale e con i geriatri. “A tal proposito - ha concluso Montesi - è necessario che si faccia un maggior uso delle potenzialità offerte dall’informatica”.
25 marzo 2013
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