In 12 mesi oltre 250.000 studenti italiani hanno seguito in classe corsi di educazione sessuale: per il 90% dei ragazzi, questi incontri sono stati estremamente utili, l’83% spera possano continuare, al 75% sono serviti per chiarire i dubbi e diventare “più competenti”. È il bilancio di un’esperienza unica in Europa, che ha visto per la prima volta una società scientifica, quella di Ginecologia e Ostetricia (Sigo), impegnata a formare circa il 10% dei ragazzi delle superiori grazie anche all’uso di un “kit” appositamente creato. “Il nostro obiettivo è coprire tutti gli istituti”, ha affermato Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano, lanciando agli insegnanti un appello per “diventare nostri ‘alleati’: da oggi è infatti attiva sul sito
www.sceglitu.it una nuova sezione, a loro dedicata, dove potranno richiedere l’intervento dell’esperto in collegamento via chat con la classe. In questo modo, anche chi non trova sul proprio territorio un medico disponibile, potrà organizzare una lezione vera e propria. Useremo la rete per raggiungere a tappeto i giovani e colmare una lacuna tutta italiana”.
Attualmente, come risulta da un’indagine internazionale condotta per la Giornata mondiale della Contraccezione, celebrata domenica 26 settembre, solo il 36% dei ragazzi italiani dichiara di rivolgersi al proprio docente per chiedere informazioni sulla contraccezione contro il 64% della Gran Bretagna, il 44% della Spagna e il 42% della Francia. Al primo posto nel nostro Paese risultano i genitori, cui si rivolge il 55% dei ragazzi.
Nel nostro Paese si studia da anni una proposta di legge per l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, ma ancora oggi, denuncia la Sigo, oltre 2 milioni di studenti delle superiori non hanno mai ricevuto informazioni qualificate su contraccettivi, infezioni, consultori o pap-test. “Stiamo rispondendo ad un’esigenza concreta – ha affermato Emilio Arisi, Consigliere Sigo - ma per un salto di qualità l’intervento delle Istituzioni è inevitabile. Chiediamo al Ministro Gelmini che strumenti come il nostro kit possano venire adottati ufficialmente e che l’educazione sessuale diventi materia curricolare”. I vantaggi si misurano in primo luogo nella prevenzione di gravidanze indesiderate e aborti: “Se una teenager rimane incinta, 8 volte su 10 decide di non tenere il bambino”, aggiunge Grazziottin ricordando che “l’altro grande pericolo sono le malattie sessualmente trasmissibili: a Milano si registra un caso al giorno di sifilide e l'Hiv, nei giovani tra i 14 e i 24 anni, è la seconda infezione più diffusa. Ma i risvolti di un’adeguata formazione sono più ampi. È fondamentale anche per educare al rispetto di sé e dell’altro e abbattere fenomeni come bullismo, abuso di sostanze e violenza: in Italia il 70% degli stupri è compiuto dal partner”.
Fra i materiali distribuiti dalla Società scientifica, poster sugli apparati riproduttivi, una panoramica su tutti i metodi anticoncezionali, un magazine per gli studenti, guide per insegnanti e genitori, test e l’agenda della Sigo: 16 mesi di consigli per mantenere alta giorno per giorno l’attenzione sulla salute sessuale. Il diario può essere richiesto nel sito (sarà a disposizione dei primi 100 consultori/ginecologi che ne faranno domanda per consegnarli ai ragazzi) o scaricato nella versione digitale come applicazione per il pc.