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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Farmacie. Nuove tendenze e prospettive. Il futuro è nella qualità e nella specializzazione

immagine 23 febbraio - Celesio e la sua consociata Admenta Italia stanno introducendo nel nostro mercato un nuovo concetto di farmacia: tecnologia avanzata, alta qualità dei prodotti e forte specializzazione del personale. Sono le "Lloyds farmacie". Ne abbiamo parlato con Leonardo Ferrandino, Presidente e AD di Admenta Italia (Celesio)  
Admenta Italia S.p.A., la holding italiana della società tedesca Celesio AG, è una società che opera nel settore farmaceutico e della salute attraverso la gestione delle farmacie. Si occupa anche di logistica con la distribuzione di farmaci e parafarmaci, rifornendo circa 1.800 clienti in Italia e molte case di cura. La società conta più di 1.000 dipendenti.
 
Il Gruppo Celesio, fornitore internazionale di servizi per i mercati farmaceutici e della salute, si assicura che i pazienti ricevano i prodotti e il supporto di cui hanno bisogno per la cura. Celesio è presente in 17 paesi nel mondo e conta circa 40.000 dipendenti. Ogni giorno fornisce più di 2 milioni di clienti – tramite 2.200 farmacie di proprietà e 4.500 affiliate. Con circa 140 magazzini di distribuzione intermedia del farmaco, vengono riforniti ogni giorno circa 65.000 tra farmacie ed ospedali per un totale di 130.000 prodotti farmaceutici. I servizi Celesio vengono offerti a un totale di circa 15 milioni di persone al giorno.
 
Il gruppo Celesio e la sua consociata Admenta Italia hanno da poco presentato, nel nostro Paese, il loro modello di farmacia con forme di servizio innovative, prodotti di alta qualità, tecnologie all’avanguardia e personale altamente specializzato per venire incontro alle esigenze della clientela. Si chiamano le "Lloyds farmacie" e le prime sono state aperte a Milano e Bologna nel dicembre scorso. Ne abbiamo parlato con Leonardo Ferrandino, Presidente e Amministratore delegato Gruppo Admenta Italia (Celesio).
 
  
Dottor Ferrandino in cosa consiste questo nuovo concetto di farmacia?
Questo concetto di farmacia si inserisce in una nuova strategia di marchio a livello paneuropeo che si pone all’avanguardia nel settore sia per le forme di servizio innovativo, sia per quanto riguarda la tecnologia e la formazione del personale. Altro punto importante per noi è l’idea di creare un concept che sia punto di sviluppo e modello operativo, non solo per le farmacie del gruppo Celesio, ma anche per le farmacie indipendenti al fine di creare un’affiliazione a livello Italia e a livello europeo in modo da poter raggiungere il più alto numero di consumatori sul mercato.
 
Quando parla di livello paneuropeo che intende?
Mi riferisco al fatto che oggi Celesio è presente in diciassette paesi europei, tra cui Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Svezia, Belgio, Francia, Germania, naturalmente Italia e via dicendo.
 
Perché un cittadino dovrebbe scegliere una LloydsFarmacia?
L’offerta delle LloydsFarmacie è sicuramente ampia e con una forte specializzazione specie su 2 elementi tematici che per il momento sono: la cura e il benessere della pelle e la cura e la gestione del dolore. Su questo c’è una specializzazione rafforzata dal fatto che il personale delle farmacie Lloyds ha seguito un percorso formativo dedicato, dove medici dermatologi e medici esperti nella cura del dolore trasferiscono ai farmacisti tutti quelli che sono gli elementi più importanti che verranno poi ad essere utilizzati nel rapporto con il cliente qualora questo facesse emergere un bisogno particolare legato a tali problematiche. In più c’è da dire che le LloydsFarmacie si rinnovano non soltanto nell’estetica ma anche nell’offerta.
 
Come mai la scelta proprio di questi due temi e non altri?
Lo sviluppo del concept è partito da una ricerca di mercato a livello europeo che abbiamo condotto in sei paesi, inclusa l’Italia, dove un istituto specializzato in collaborazione con un istituto universitario hanno verificato i principali bisogni della clientela andando ad intervistare un campione di mille persone per ogni paese che successivamente sono stati clusterizzati in sei gruppi e da qui sono emersi quelli che sono sentiti come i bisogni più importanti per l’utenza.
 
Questo significa che successivamente le categorie saranno ampliate?
Assolutamente si. Per il momento la gestione del dolore è considerata tra le più invalidanti per la qualità di vita della persona fatta di relazioni, vita lavorativa e professionale, piuttosto che la cura della pelle in cui l’attenzione sempre più importante in cui il consumatore la sente da un punto di vista di cura, di estetica e benessere generale.
 
Che tipo di risposta avete avuto fino ad oggi, considerato che l’inaugurazione delle due farmacie a Bologna e Milano è avvenuta a metà dicembre?
Quello a cui noi guardiamo è il numero di clienti, la frequenza dei clienti, e il grado di soddisfazione degli stessi che è possibile misurare anche in farmacia con degli indicatori. Tutti e tre questi indicatori sono estremamente positivi. La clientela è aumentata di circa il 16%, se a questo poi aggiungiamo anche la frequenza siamo intorno al 23%. Due mesi non è un periodo molto ampio ma è già un indicatore. Stiamo comunque aspettando un periodo più esteso di almeno quattro-cinque mesi per poter consolidare le analisi e le conclusioni e per far partire il progetto di estensione sia sulle nostre farmacie che su quelle indipendenti. È infatti previsto per fine febbraio l’apertura di una LloydsFarmacia affiliata vicino Padova, nel frattempo un’altra è stata già aperta a Piacenza.
 
Le LloydsFarmacie sono anche ad alto contenuto tecnologico.
Si questo è un altro elemento di innovazione. Sappiamo che oggi buona parte della popolazione possiede uno smartphone e dall’analisi che abbiamo condotto è emersa anche un’esigenza di informazione sui contenuti, non solo quelli classici relativi a necessità di un prodotto e alla sua reperibilità, ma anche relativamente agli stili di vita e alla possibilità di poter prendere un appuntamento per approfondire alcuni aspetti particolari.  Sotto questo punto di vista abbiamo voluto dare una spinta dal punto di vista tecnologico offrendo la possibilità di accesso a contenuti informativi e di consulenza di un certo tipo: dalla consultazione del prezzo alle caratteristiche di un prodotto senza che per far questo ci sia bisogno dell’aiuto dell’operatore.
 
Una farmacia che offre dunque più servizi, oltre a quelli canonici a cui siamo abituati.
Noi stiamo spingendo molto in questo senso nonostante la legislazione in Italia sia piena di annunci ma povera di contenuti. La farmacia dei servizi non è, infatti, ancora decollata dal punto di vista dei decreti attuativi. Ad esempio più di un anno fa, abbiamo provato a lanciare il progetto “my med”, un servizio che permette di facilitare e controllare il raggiungimento della piena aderenza terapeutica. Questo perché, secondo studi internazionali, il livello di ricaduta e ospedalizzazione aumenta per il fatto che il paziente una volta lasciato l’ospedale dove la compliance terapeutica è del 100% , quando torna a casa tende ad abbandonare la terapia con relativo costo sociale elevato perché i malati avranno ricadute quale conseguenza di una minore o ridotta aderenza alla terapia farmacologica prescritta dal medico.
 
Con il vostro servizio cosa offrite?
Con un costo mensile inferiore ai 15 euro il nostro farmacista prepara il dosaggio giornaliero della prescrizione terapeutica fatta dal medico per il paziente. Per ogni giorno di terapia il farmacista dosa in un blister per fasce orarie tutti i farmaci che il paziente deve prendere secondo le prescrizioni del medico. Questo servizio in alcuni paesi è rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale perché ha una ricaduta in termini di risparmio notevoli.
In Italia, purtroppo, il SSN non l’ha preso ancora in considerazione anche se questo è uno degli aspetti della farmacia dei servizi. Con un investimento minimo ci sarebbero dei risparmi in termini di consumo di medicinali, di cronicizzazione e di minor ospedalizzazione che più che compenserebbero l’investimento in questa direzione. Questo progetto l’abbiamo presentato a numerose Asl, tutti si sono dimostrati interessati e compiaciuti però manca il coraggio di qualcuno che voglia farne un progetto effettivo che possa servire di esempio anche per altri.
Io sono convinto che la farmacia debba evolvere in questo senso per offrire servizi che oggi sono offerti da Asl, ambulatori ed altre strutture sanitarie e far ridurre cosí il livello di pressione su queste strutture facendo in modo che il cittadino si rivolga a loro solo quando ha un problema più grave.
 
Quali le difficoltà maggiori che avete incontrato, se ne avete incontrato, nel promuovere il vostro concetto di farmacia?
Per quanto riguarda le farmacie indipendenti c'è grande interesse. Quello che per noi conta è il marchio e il concept che sono una promessa di qualità, di contenuti e di serietà per il cliente. Crescere solo in termini meramente numerici non ci interessa se poi non si mantengono le promesse verso l'affiliato e verso il cliente finale.
23 febbraio 2013
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