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QS Edizioni - sabato 17 agosto 2024

Lavoro e Professioni

Carceri. Palma (Psicologi): "Detenuti senza diritto alla salute"

immagine 7 febbraio - Il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine ha lanciato un allarme sulle condizione "esplosiva" degli istituti penitenziari chiedendo di "riqualificare" in questi contesti la figura dello psicologo, svilita dal precariato e dalla continua riduzione delle ore dedicate al rapporto con i detenuti.
“Nelle carceri italiane siamo di fronte ad una vera e propria violazione, tra gli altri, dell'articolo 32 della Costituzione italiana, che tutela la salute come diritto fondamentale di tutti i cittadini; l’allarme lanciato dal Presidente della Repubblica ha alzato un velo su una situazione sempre più insostenibile ed esplosiva che genera, a causa dell’affollamento e delle precarie condizioni, malesseri, tensioni, aggressività ed un preoccupante aumento dei suicidi”. Così Luigi Giuseppe Palma, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, ha fotografato l'attuale situazione degli istituti penitenziari italiani.

 
“Può sembrare un paradosso - ha proseguito  -  ma mentre è chiara la fondamentale importanza della figura professionale dello psicologo, per la complessità e la qualità del lavoro svolto nel percorso riabilitativo, proprio questa figura viene, invece,  sempre più svilita da precariato, dalla continua riduzione delle ore dedicate al rapporto con i detenuti, dalla carenza, se non da una vera e propria mancanza, di qualsiasi strutturazione del servizio di psicologia”.

 
“ In queste condizioni - ha concluso Palma -  si sprecano risorse e non  viene garantito il diritto alla salute della popolazione carceraria. Riqualificare, invece, la figura dello psicologo nelle carceri,  metterla nelle condizioni di ben operare rappresenterebbe -  proprio in questa situazione di crisi - un investimento a beneficio della società  che ci metterebbe in linea con l’Europa”.
 
7 febbraio 2013
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