Il “Comitato pro riforma del concorso di accesso alle scuole di specializzazioni mediche” è stato ricevuto nei giorni scorsi presso il Ministero della Salute e presso il MIUR per presentare i contenuti di un documento sulle criticità dell’attuale iter concorsuale che regola l’accesso alle Scuole di Specializzazione di area sanitaria.
Tale Comitato, nato sul web dalla spontanea aggregazione tra medici aspiranti specializzandi e studenti in medicina, appartenenti alle diverse facoltà italiane, ha infatti in breve tempo guadagnato un ampio consenso in merito alla necessità di procedere ad una riforma dell’attuale sistema di accesso alle Scuole di Specializzazione di area sanitaria.
Nei due incontri - il primo tenutosi il giorno 30 novembre presso gli uffici del Ministero della Salute con il Direttore Generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale, dott. Giovanni Leonardi, ed il secondo il giorno 3 dicembre presso la sede del MIUR con il Direttore Generale per l’università, lo studente ed il diritto allo studio universitario, dott. Daniele Livon - gli aspiranti specializzandi hanno avanzato una proposta di modifica riguardo l'attuale modalità di esame di ammissione alle scuole di specializzazione, ritenuta non adeguata a garantire una obiettiva e meritocratica selezione dei candidati.
In particolare, si è manifestata la necessità dell'adozione di un concorso impostato su criteri di trasparenza, uniformità di giudizio e valorizzazione effettiva del merito e sono state proposte, quali possibili modifiche correttive del concorso vigente, una prima prova basata sulla somministrazione di quesiti a scelta multipla sconosciuti tanto ai candidati che alla commissione locale (l’attuale prima prova si fonda sulla somministrazione di quiz estratti da un database già noto ai candidati) e l’abolizione o una sostanziale modifica, che non la renda più soggetta a discrezionalità, della seconda prova.
Quest’ultima - consistente nella valutazione da parte del candidato di un referto o di un dato clinico, diagnostico, analitico, da effettuarsi mediante relazione scritta sintetica – risulta quella che maggiormente può prestarsi ad interventi propensi a favorire o penalizzare determinati candidati, poiché corretta in maniera discrezionale da una commissione giudicatrice costituita da docenti afferenti alle Università sedi capofila o aggregate del concorso.
Tanto dal Ministero della Salute che dal MIUR, quest’ultimo reale titolare delle competenze in materia di accesso alle Scuole di Specializzazione, è stata espressa una già maturata consapevolezza nonché condivisione dell’esigenza di rivisitare l’attuale iter concorsuale, così come l’apprezzamento per la mobilitazione spontanea e trasversale degli studenti e aspiranti specializzandi intorno a questo tema.
Nei prossimi giorni gli uffici del MIUR procederanno alla verifica degli strumenti legislativi necessari all’introduzione di modifiche sulle prove concorsuali già a partire dal corrente anno accademico ed all’avvio di un percorso di progressiva centralizzazione del concorso. Un incontro di aggiornamento tra le parti è stato previsto prima delle festività natalizie.
Ai due incontri, oltre che i rappresentanti del COMITATO, hanno partecipato il Coordinatore Nazionale del Dipartimento Specializzandi del Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM), Dott Andrea Ziglio, ed il rappresentante degli studenti al CNSU e al CUN, Carlo Manzi (Vice Presidente del SIGM), per esprimere la loro concreta solidarietà ed il sostegno alle richieste di modifica delle attuali modalità di accesso alle scuole di specializzazione.