“Il tema dell’acquisto di farmaci all’estero sollevato dal Presidente Mandelli è di primaria importanza e trova analogie anche col nostro comparto”. A dirlo è
Silvia Nencioni, presidente dell’associazione che riunisce le aziende produttrici di farmaci omeopatici e antroposofici in Italia, che interviene a sostegno della
dichiarazioni del presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti,
Andrea Mandelli, in merito ai rischi legati all’acquisto di farmaci all'estero.
“Un’indagine commissionata da Omeoimprese a Doxapharma, durante la pandemia – spiega Nencioni - aveva già messo in luce quanto gli italiani tendessero a rivolgersi ad altri mercati nella ricerca di medicinali omeopatici. In 1 caso su 3 tale approvvigionamento è forzato, guidato anche per il settore dell’omeopatia dall’impossibilità di trovare in Italia il farmaco cercato, ma questo non dovrebbe allontanare i cittadini dalla farmacia, che sempre di più in questi anni ha dimostrato il suo valore nell’essere primo presidio sanitario di prossimità sul territorio. Potersi rivolgere direttamente al farmacista permette di avvalersi di un consiglio competente e fidato in materia di salute”.
“Peraltro – sottolinea Nencioni -, per quanto riguarda l’omeopatia, il farmacista italiano è l’unico professionista della salute - oltre al medico - titolato a fornire al paziente informazioni cruciali affinché questi medicinali siano assunti in maniera corretta, a tutela della loro sicurezza ed efficacia”.