L’Aupi ha incontrato ieri, 4 giugno, il sottosegretario alla Giustizia
Andrea Delmastro per esaminare il rischio di commistione tra ambito giudiziario e sanitario derivante dall'applicazione dell'art. 473-bis.27 c.p.c. e le potenziali conseguenze negative per gli interventi sanitari a tutela delle persone coinvolte. A riferirlo, in una nota,
Ivan Iacob, segretario generale Aupi.
“Il sottosegretario Delmastro – dice Iacob - che ha dimostrato una grande competenza sul tema e si è impegnato ad approfondire la questione degli interventi del Servizio Sanitario Nazionale nei casi di separazione, divorzio e affidamento dei figli. La sua sensibilità sull'argomento ha favorito il confronto tecnico in merito al contrasto che inevitabilmente crea l'art. 473-bis.27 c.p.c. con i principi del consenso informato e del diritto all'autodeterminazione delle persone coinvolte nei contenziosi civili e l'autonomia professionale dei Dirigenti Psicologi del SSN”.
“La tutela dei diritti della persona minorenne – spiega il segretario generale Aupi - deve garantire norme e mandati istituzionali chiari al contrario delle prassi attuali che creano una rischiosa sovrapposizione tra ambito giudiziario e sanitario in cui gli Psicologi si ritrovano a dover svolgere una doppia funzione: cura della salute e valutazione giudiziaria. Le problematicità sono state rappresentate dal dott.
Marco Pingitore, Segretario Ordine Psicologi Calabria, che da anni si occupa della tematica, in modo approfondito e segnalando i contrasti etici e di approccio alla materia”.
Intanto i lavori del Gruppo di Lavoro "473-bis.27 c.p.c." della Società scientifica Form-Aupi vanno avanti e sono entrati nel pieno delle attività finalizzate alla stesura di un documento condiviso. L'Aupi, contestualmente, “prosegue la sua attività di sensibilizzazione sul tema a tutti i livelli, continuando ad interloquire con le Istituzioni, organizzando attività formative e recependo le istanze dei suoi iscritti Dirigenti Psicologi e Specialisti Ambulatoriali, ogni giorno impegnati a collaborare proficuamente con l'Autorità Giudiziaria”, conclude Iacob.