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QS Edizioni - giovedì 27 giugno 2024

Lavoro e Professioni

Case di comunità. Snami: “Un paradosso chiedere ai medici di contribuire e poi di pagare un affitto”

immagine 3 giugno - Il leader del sindacato Testa definisce “un percorso surreale ed offensivo per chi dedica quotidianamente la propria vita alla cura degli altri nell’attuale precario ed invivibile contesto che viviamo. Invitiamo l'Enpam a rivedere le proprie posizioni politiche sulle case di comunità”

”Siamo al paradosso, i medici di medicina generale controvoglia andranno nelle case di comunità e chi potrebbe essere uno dei loro principali investitori? Loro stessi!”. Lo dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami. “E' il regalo che Enpam avrebbe deciso di dare ai propri iscritti per contribuire alla costruzione delle case di comunità, le famose cattedrali nel deserto ,sulle quali neanche più il governo punta. Infatti le sta definanziando e mentre brucia il progetto arriva puntualmente il pompiere fondazione come aiuto a domare il rogo. Come se non bastasse però la tragedia diventerebbe una farsa se venisse chiesto ai medici di pagarsi un affitto per una casa costruita addirittura da loro stessi: oltre al danno la beffa”.

“Di fatto - aggiunge - un percorso surreale ed offensivo per chi dedica quotidianamente la propria vita alla cura degli altri nell’attuale precario ed invivibile contesto che viviamo. Invitiamo l'Enpam - conclude il leader dello Snami - a rivedere le proprie posizioni politiche sulle case di comunità. Non può non essere considerata l’ingiustizia di queste decisioni sui medici di medicina generale che verrebbero costretti a pagare due volte: prima con i propri contributi e poi con un affitto”.

3 giugno 2024
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