Lavoro e Professioni
Comparto sanità. Proseguono le trattative per il rinnovo del contratto 2022-2024. Aran: “Contrapposizioni su risorse ma clima costruttivo”
“Sono riprese oggi all’Aran le trattative con le organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, triennio 2022-2024, che riguarda 581mila dipendenti del comparto sanità.
Mi fa particolarmente piacere evidenziare l’importanza del supporto e della stretta collaborazione tra Aran e il Comitato di settore delle Regioni, guidato dal presidente Marco Alparone, nonché del sostegno dei ministri Zangrillo e Schillaci, fattori questi che stanno favorendo l’avanzamento delle trattative.
Nella riunione sono state esaminate le disposizioni relative principalmente alle relazioni sindacali e all’ordinamento professionale. Nonostante le normali contrapposizioni, in particolare sul tema delle risorse finanziarie disponibili, il clima durante le discussioni è stato positivo e costruttivo, segnale evidente di un comune impegno per il raggiungimento di un accordo soddisfacente per tutte le parti coinvolte. Nel prossimo incontro, fissato per il 7 maggio, l’attenzione si sposterà verso il sistema degli incarichi e lo stanziamento economico per il rinnovo, pari a 1,5 miliardi di euro".Lo ha dichiarato il presidente Aran, Antonio Naddeo, al termine della riunione che si è svolta nel pomeriggio.
"La strada per la firma definitiva del rinnovo contrattuale - conclude - passa inevitabilmente dal consenso dei sindacati. Sono fiducioso che, con il proseguire del dialogo instaurato, potremo trovare le soluzioni idonee per raggiungere un accordo soddisfacente per tutti”.
In serata poi Naddeo risponde alle critiche del Nursind
“La matematica non è un’opinione ma forse per il segretario Nursind, Andrea Bottega, sì. Premesso che, nella riunione di oggi, ho spiegato a tutti (compreso Bottega) che Aran, nel prossimo incontro, fornirà tutti i dati inerenti alle risorse finanziarie del contratto. In ogni caso, per fare chiarezza, ritengo opportuno anticipare qualche cifra: le risorse complessive del contratto sono pari a 1.501,87 milioni di euro, a cui vanno aggiunti 140 milioni di risorse extra per indennità di pronto soccorso. Per gli anticipi sono stati erogati 742 milioni (per indennità vacanza contrattuale (Ivc) e maggiorazione Ivc). Quindi, con una semplice sottrazione si possono dedurre le risorse a disposizioni del contratto, cioè 759 milioni, a cui si aggiungono i 140 milioni del pronto soccorso. Poco più del 50 per cento. Gli anticipi, inoltre, saranno inglobati negli aumenti stipendiali solo dal contratto, sostituendo in pratica quelli che una volta erano arretrati. È bene ricordare che il contratto potrebbe anche indicare una destinazione diversa rispetto alla voce stipendio, ma non penso che questa sia la volontà di Bottega e degli altri sindacati del comparto Sanità”.