È notizia degli ultimi giorni la ripresa della discussione in Senato del Ddl Fazio inerente ulteriori novità in materia di Sanità, al fine di completare il processo di cambiamento già avviato con l' approvazione del cosiddetto Decreto Balduzzi. Il Simgif, ricordando le numerose manifestazioni di protesta inerente le problematiche riguardanti la categoria , torna a ribadire la sua contrarietà alla tassazione “di una borsa di studio di circa 800 euro mensili, borsa per di più sottoposta a tassazione Irpef e Irap”.
I medici in formazione di Medicina Genarale hanno inoltre fatto riferimento all’inibizione dell’attività libero-professionale per l' intera durata del corso (tre anni). “È giusto che un medico , magari padre di famiglia, debba sostenere la propria famiglia con circa 800 euro al mese – ha detto
Francesco Gallo, membro del Consiglio direttivo Simgif - senza avere la possibilità di poter incrementare il proprio reddito con la libera professione al di fuori dell' orario del corso (il che vorrebbe anche dire versarne una parte nelle casse dello Stato come tasse , cosa di non poco conto in questo periodo storico )? Ai giovani medici la risposta appare chiara”.
“Attualmente – ha concluso Gallo - all' interno del Ddl Fazio, il cui iter e' ripreso al Senato, è in discussione proprio un articolo circa la formazione in medicina. I giovani medici auspicano che le parole si trasformino in fatti”.